L'appello degli industriali etnei: "Cambio di passo per le infrastrutture" - Live Sicilia

L’appello degli industriali etnei: “Cambio di passo per le infrastrutture”

Il resoconto dell'incontro con l'assessore Falcone.

CATANIA – Una drastica  operazione di semplificazione amministrativa. Iter burocratici veloci.  Impiego di risorse congrue e tempi di realizzazione certi delle opere infrastrutturali del territorio. Sono queste per gli industriali catanesi le precondizioni necessarie ad assicurare il rilancio degli investimenti pubblici, cruciali per accompagnare la ripresa nella fase post pandemia e per rispondere all’eterna emergenza infrastrutture.   Dello stato dell’arte delle opere previste a Catania e provincia  e sulle opportunità di rilancio dell’economia si è discusso oggi nelle sede di Confindustria in un incontro con l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone.

“C’è l’esigenza di dare un segnale concreto – ha spiegato il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco  – perché l’economia  sta arretrando e le opere  in lista d’attesa da anni  sono ferme o  procedono con ritardi inaccettabili.  Per una economia fragile come la nostra il gap infrastrutturale significa limitare ogni prospettiva di crescita”.  Un ritardo, quello sulle opere,  certificato da dati preoccupanti.  Le risorse destinate ad infrastrutture a Catania e provincia nei due cicli di programmazione europea (2007-2013 e 2014- 2020) hanno raggiunto uno stanziamento complessivo pari oltre 9 miliardi di euro rivolto a 1.476 progetti,  ma  i pagamenti  effettuati ad oggi ammontano a  poco più di 1 miliardo di euro. 
“Le imprese – ha proseguito  Biriaco – hanno bisogno di un quadro certo e definito.  Non ci possiamo permettere ulteriori freni e ritardi.  Le priorità devono essere l’impresa, lo sviluppo il lavoro”.   

Dagli interventi infrastrutturali in zona industriale al Waterfront del porto; dall’interramento della linea ferroviaria per l’allungamento della pista dell’aeroporto Fontanarossa al completamento della linea metropolitana. E ancora,  Interporto  e  realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa. Queste solo alcune delle opere che gli industriali giudicano strategiche per rendere il territorio competitivo e attrattivo.

“Occorre mettere in campo un piano che fissi obiettivi, risorse, tempi e strategie – ha proseguito il leader degli industriali -.   Dare subito corso ai lavori già dotati di progettazione esecutiva inseriti nell’elenco delle opere del Patto per il Sud e del Patto per Catania darebbe anche ossigeno vitale all’edilizia e al rilancio dell’economia”. 

L’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, portando i saluti del presidente Nello Musumeci, ha fatto il punto sui temi cardine dell’azione di governo degli ultimi due anni sul Catanese. “Dopo anni di stasi, il Governo Musumeci ha impresso una svolta infrastrutturale che a Catania e provincia sta già dando risultati tangibili e di portata storica. Alla demolizione dello scempio dell’ex Palazzo delle Poste, per fare spazio alla moderna Cittadella giudiziaria, seguirà anche quella dell’ex Ospedale Santa Marta per creare un giardino in pieno centro storico. Sui trasporti entro l’anno la Stazione ferroviaria Fontanarossa, voluta dalla Regione, sarà completata e per la prima volta nella storia porterà i treni all’Aeroporto di Catania. Poi, nel 2021, ci sarà la posa della prima pietra per la metro Stesicoro-Aeroporto, il cui finanziamento è stato messo in sicurezza dal Governo Musumeci. Qualche mese prima verrà inaugurata la tratta Nesima-Monte Po, ulteriore salto di qualità per la metro etnea. Nei prossimi mesi entreranno nel vivo i lavori del Polo intermodale dell’Interporto di Catania, anche questa un’opera dimenticata che il Governo Musumeci ha rivitalizzato e avviato verso il completamento. Questi sono solo alcuni degli esempi di come questo esecutivo regionale ha operato con una visione finalmente globale e moderna nel sistema infrastrutturale siciliano e catanese. Nella convinzione – ha concluso Falcone – che per rilanciare economia e lavoro, le imprese debbano poter operare in un ambiente che sia ricettivo ed efficiente grazie soprattutto a infrastrutture realizzate in tempi certi e con una organica progettualità”.


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