Somala contagiata dal Coronavirus, positivi i familiari. "Catena di errori"

Somala contagiata dal Covid| Positivi pure i familiari

La donna, arrivata a Lampedusa, si trova al Cervello. Il Cimo denuncia "una catena di errori"

PALERMO – Sono positivi anche i tamponi Covid del marito e del figlio della donna incinta che giunta su un barcone a Lampedusa mercoledì è stata ricoverata all’ospedale Civico di Palermo.

Gli esiti degli esami, eseguiti ieri, dopo che si è appreso della positività della ventiduenne somala, sono stati comunicati stanotte all’hotspot di Lampedusa. La ragazza aveva effettuato un test rapido nell’isola, che aveva dato esito negativo. Poi il trasferimento a Palermo dove è stata scoperta la positività.

Da Lampedusa a Palermo

I migranti positivi si trovano al centro di prima accoglienza dell’isola peagica dal 22 luglio, quando furono soccorsi assieme ad altri 90 connazionali. Tra cui la ragazza somala di 22 incinta, giunta al Civico mercoledì. Sarebbe stata ricoverata a Palermo direttamente nel reparto di Ostetricia, saltando il pre-triage.

“Una catena di errori”

Secondo Angelo Collodoro del sindacato Cimo, “sono stati commessi errori a catena. Il 23 luglio non doveva entrare in reparto se non dopo pretriage e tampone. Solo dopo due giorni si è praticato casualmente un tampone. Assordante il silenzio dell’azienda nei confronti del personale sanitario e dei ricoverati che per 2 giorni sono rimasti a contatto con la paziente”. La vicenda è tutta da chiarire.

“Tutto regolare”

Una volta emersa la positività al Coronavirus, come previsto dal protocollo, la donna è stata prima messa in isolamento e poi trasferita nella struttura specializzata dell’ospedale Cervello. Secondo la direzione sanitaria del Civico, si è svolto tutto regolarmente.

Tamponi sul personale

Sono stati effettuati i primi 25 tamponi sugli operatori sanitari entrati in contatto con la somala e altri vengono effettuati in queste ore. Per avere un quadro completo e capire se altre persone siano state contagiare bisogna aspettare alcuni giorni, tenendo conto dei tempi di incubazione. Altri tamponi sono stati eseguito su coloro che lavorano a Lampedusa.


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