Migranti, arrestati 19 tunisini: tornati in Italia dopo l'espulsione

Migranti, arrestati 19 tunisini | E in tanti fuggono da un hotspot

Gli arrestati ai domiciliari in un centro d'accoglienza. Altri scappano da Siculiana. A Lampedusa ancora un positivo
IMMIGRAZIONE
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Undici tunisini sono stati arrestati perché tornati a Lampedusa (Agrigento) nonostante il decreto di espulsione e 8 perché rientrati in Italia nonostante i respingimenti. Sono in totale 19 i nordafricani che sono stati bloccati dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento e messi ai domiciliari nel centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Agrigento).

Lampedusa, continuano gli sbarchi

E intanto non si fermano gli sbarchi a Lampedusa. Sono stati tredici, solo nell’ultima notte. Sono arrivati così nell’isola altri 314 tunisini. Nell’hotspot, che potrebbe contenerne 95, sono presenti 1.101 persone. Tra questi, un giovane positivo al Covid, messo in isolamento. Tampone rino-faringeo positivo al Covid-19, intanto, per un altro, il quarto, immigrato ospite dell’hotspot dell’isola. L’esito è stato appena comunicato alla struttura d’accoglienza e l’uomo è stato posto in isolamento nella stanza dove già due somali (congiunti della ventiduenne ricoverata all’ospedale Cervello di Palermo anche lei positiva al virus) e il diciassettenne egiziano risultato positivo nella tarda serata di ieri.

La fuga da Siculiana

Decine di tunisini sono scappati dal centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Ag). Sono riusciti ad eludere la sorveglianza ed a fuggire fra le campagne e le strade del paese. Il sindaco Leonardo Lauricella ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “L’episodio, non è il primo, ha allarmato la popolazione creando scene di panico che si sono tramutate in decine di segnalazioni e richieste di intervento. Dispiace constatare che alle rassicurazioni della Prefettura, della Questura e delle altre istituzioni non sono corrisposte azioni adeguate di controllo del territorio, con l’effetto che si sono ripetuti episodi che hanno creato panico imputabile soprattutto all’emergenza sanitaria Covid-19”. Lauricella continua: “La struttura, che ricade nel centro urbano, non è affatto adeguata ad ospitare tunisini in attesa di rimpatrio, alcuni dei quali, tra l’altro, agli arresti domiciliari. Chiediamo un intervento urgente per la destinazione della struttura ad uso diverso per garantire serenità ai siculianesi e non compromettere del tutto la stagione turistica”. (ANSA).

Il nuovo tentativo di fuga

Intanto, ieri s’era c’è stato un nuovo tentativo di fuga dal Cara di Pian del Lago a Caltanissetta. Circa 150 migranti si sono radunati per allontanarsi dalla struttura. Polizia, carabinieri e militari dell’esercito, presenti in gran numero, li hanno fatti desistere. Intanto mancano ancora all’appello 43 migranti dei 184 fuggiti domenica pomeriggio. Il sindaco Roberto Gambino ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese chiedendo di disporre il blocco immediato di ogni trasferimento di migranti a Caltanissetta.

Rintracciati alcuni fuggitivi

Sono poco meno di una decina i tunisini rintracciati, dalle forze dell’ordine, dopo la fuga dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Ag). A scappare – secondo quanto si apprende – sarebbero state cinquanta persone, per la maggior parte tunisini. I migranti si sono dileguati fra le strade del paese e la statale 115. Le ricerche vanno avanti e si allargano, a macchia d’olio, verso Agrigento.


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