Un polo alternativo ai populisti ma serve coerenza"

“Un polo alternativo ai populisti |+Europa è la cerniera naturale”

Fabrizio Ferrandelli risponde a Faraone e Palazzolo sul "laboratorio" centrista.
I CENTRISTI
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PALERMO – “Un polo progressista, liberaldemocratico ed ecologista”. E’ questa la prospettiva tracciata da Fabrizio Ferrandelli, cofondatore e componente della segreteria nazionale di + Europa. Un progetto al quale i Bonino’s boys lavorano alacremente da diverso tempo. Il passaggio preliminare potrebbe essere quello di una confederazione. Così va letta l’iniziativa che Ferrandelli e Della Vedova hanno organizzato a Tusa la scorsa settimana con esponenti regionali di primo piano di Verdi e Azione.

Un primo passo in attesa che Italia Viva decida cosa volere fare da grande. “Siamo perplessi dal fatto che Italia Viva porta con sé troppe contraddizioni. La prima è che ha portato alla nascita di questo governo del quale pensiamo malissimo. Noi immaginiamo una confederazione di forze che si oppone al governo nazionale e che sia alternativa ai Cinquestelle”, tuona Ferrandelli che nei fatti risponde a Davide Faraone, ambasciatore della proposta, avanzata in un’intervista a Livesicilia, di creare un laboratorio politico di riformisti e moderati in vista delle amministrative palermitane e delle elezioni regionali. “La posizione di sostegno a questo pessimo governo a noi fa vomitare: per questo noi siamo all’opposizione”, aggiunge.

Le porte, neanche a dirlo, rimangono chiuse ai dem fintanto che sta in piedi l’operazione giallorossa. “Zingaretti e il Pd sono buoni interlocutori nella misura in cui scelgono uno schema alternativo all’alleanza con i Cinquestelle, lo schema giallo-rosso non ci convince: il governo del Paese non può passare da intese con le forze populiste”, insiste Ferrandelli che non lesina critiche alla truppa pentastellata. “Dai Cinquestelle ci dividono le posizioni sulla giustizia: noi siamo portatori del messaggio garantista, tanto da fare una mozione di sfiducia a Bonafede. Noi riteniamo che lo Stato di diritto vada difeso. I cinquestelle sono forcaioli, noi invece sappiamo che la giustizia può sbagliare come insegna il caso Palamara o quello Saguto”, argomenta. “C’è poi il tema dei diritti della persona, Conte è lo stesso Conte che governava con Salvini: i decreti sicurezza non sono stati rivisti, ad esempio”, fa notare Ferrandelli.

E poi c’è il grande tema dell’Europa ad essere pesantemente dirimente. “L’Europa è l’unico futuro possibile per il nostro Paese, tanto da poterci fornire i soldi per uscire dallo stato di crisi, i grillini sono contro il Mes e alcuni vorrebbero addirittura uscire dall’euro: non ci stiamo a questa alleanza innaturale a trazione grillina”. Da qui il sogno di un polo alternativo aperto ai liberali presenti nei vari partiti. Forza Italia in primis. “Sicuramente ai liberali presenti in Forza Italia il percorso è aperto”, conferma Ferrandelli.  “Possiamo essere interlocutori di militanti e dirigenti che non trovano più nel Pd la propria ragione di essere a causa dell’alleanza con il Movimento Cinquestelle”, aggiunge.  “Serve un polo alternativo a quello Pd-M5S. Dobbiamo essere alternativi ai sovranisti, ma anche ai populisti: siamo disponibili a creare un polo progressista, liberaldemocratico ed ecologista con chi, però, risolve le preoccupazioni di Palazzolo”, spiega riferendosi alla risposta data dal sindaco di Cinisi al senatore Faraone sulle colonne di Live Sicilia.

Tuttavia l’obiettivo è quello di non perdere pezzi strada facendo. “Pur consapevole delle incongruenza di Italia Viva, portatrice di ambiguità sia a livello nazionale sia locale, dico che è necessaria la creazione di un polo alternativo ai sovranisti, ma anche in concorrenza al Pd. Cerco di fare da cerniera tra chi vuole tenere alto il profilo, come Palazzolo, ma bisogna trovare un accordo sui programmi e che qualche sacrificio si possa fare”, dice Ferrandelli che nei fatti apre alla proposta di Faraone, ma cerca di spostare il baricentro dell’alleanza in zona + Europa. “La cerniera naturale tra Italia Viva, Azione e Verdi è +Europa altrimenti si va avanti a forza di veti e non si aggrega”, conferma Ferrandelli.

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