Nave madre per i migranti, dieci in carcere e nove liberi - Live Sicilia

Nave “madre” per i migranti| Dieci in carcere e nove liberi

Si tratta dei tunisini, fra cui due minori, fermati il 28 luglio al largo di lampedusa
LA DECISIONE DEL GIP
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AGRIGENTO – Convalidato il fermo, ma solo in dieci restano in carcere.
Per altre nove persone in giudice per le indagini preliminari Alessandra Vella ha rigettato la richiesta di misura cautelare.
Si tratta dei tunisini, fra cui dei minori, fermati il 28 luglio al largo di Lampedusa dalla Guardia di finanza e dalla Guardia costiera con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Fanno parte dell’equipaggio del motopesca tunisino “Hadj Mhamed” di 27 metri. Una nave madre che secondo l’accusa trasportava migranti, poi trasferiti su delle piccole imbarcazioni e indirizzati vesto le coste della Sicilia.

Il motopesca era stato intercettato in acque italiane ed era stato scortato fino a Lampedusa. A confermare che si trattasse di una nave madre sono stati i cinque migranti bloccati a bordo, i quali hanno raccontato di avere pagato 4000 dinari per giungere in Sicilia. Dalle loro testimonianze però è emerso che non tutti gli uomini dell’equipaggio erano a conoscenza che il peschereccio trasportasse dei migranti irregolari. Il Gip, su richiesta degli avvocati Lorenzo Falletta, Luca Giudice e Tiziana Lombardo, ha rimesso in libertà una parte degli indagati. Gli stessi legali faranno ricorso al Riesame per ottenere la scarcerazione di tutti gli altri indagati e il dissequestro

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