PALERMO – Via libera in prima commissione all’Ars a due nomine della giunta. Solo un voto è mancato all’opposizione per bocciare quella di Giuseppe Catania, presidente di Diventerà Bellissima, a presidente dell’Ente di Sviluppo Agricolo, col voto contrario delle opposizioni. Non c’era Claudio Fava, che sta presiedendo la seduta della commissione Antimafia. A verbale risulta l’astensione di Elena Pagana di Attiva Sicilia, gli altri esponenti di opposizione riferiscono che durante la seduta i voti contrari risultavano sei, incluso il suo. Catania è stato nominato dalla giunta alla guida dell’ente che Nello Musumeci aveva definito un carrozzone e che il governatore aveva detto di voler chiudere, minacciando di far saltare la legislatura se le forze di maggioranza non lo avrebbero seguito nel proposito.
Vitale al Cga
L’altra nomina esaminata oggi in commissione (e passata) è quella di Antonio Francesco Vitale quale membro del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia. Il Pd (Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici) in questo caso si è astenuto.
Aricò; “Catania rilancerà l’Esa”
«Ben conoscendolo, siamo certi che Giuseppe Catania saprà guidare nel migliore dei modi l’Ente di Sviluppo Agricolo. L’Assemblea Regionale si è espressa per il mantenimento, di questo si è preso atto. Era indispensabile dotare l’Esa di una guida capace di rilanciarlo a livello manageriale e Giuseppe Catania è senza dubbio la persona giusta per affrontare questa difficile sfida». Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, commentando la nomina di Catania alla presidenza dell’Ente di Sviluppo Agricolo.
Critiche dai 5 Stelle
“Una nuova ‘perla’ nella ricchissima collezione di nomine sbagliate del governo Musumeci: Giuseppe Catania è l’uomo sbagliato al posto sbagliato, considerato che l’Esa, come diceva lo stesso Musumeci qualche tempo fa, andava abolito”. Lo affermano i deputati M5S, componenti della commissione Affari Istituzionali dell’Ars. “Quella di Catania – dicono Ciancio e Siragusa – è una nomina certamente inopportuna, considerato anche il fatto che il nuovo presidente dell’Esa non è nemmeno laureato. Questa nomina è perfettamente in linea con le altre fatte dal governo, che non guarda al merito dei candidati, ma esclusivamente alla vicinanza all’esecutivo dei soggetti da nominare”.
