Rapisarda resta ai domiciliari|"Incompatibile con il carcere" - Live Sicilia

Rapisarda resta ai domiciliari|”Incompatibile con il carcere”

Al boss paternese era stato concesso il differimento della pena durante l'emergenza Covid. Ora è definitivo.
IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA
di
1 min di lettura

CATANIA – Antonino Rapisarda resta ai domiciliari. Il differimento dell’esecuzione della pena concesso in via provvisoria durante l’emergenza Covid dal magistrato di sorveglianza è diventato definitivo dopo l’emissione dell’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Messina. Anche se tra sei mesi la sua situazione clinica sarà nuovamente valutata. Il nome di Rapisarda era nella lista dei 600 scarcerati durante il lockdown.

Il provvedimento del Tribunale

Il boss paternese (conosciuto come Nino U Biondu) è un esponente del clan Morabito di Paternò, storico alleato dei Laudani di Catania. Il collegio pur ritenendo ancora attuale la pericolosità sociale di Rapisarda, difeso dall’avvocato Antonio Giuffrida, ha stabilito che la misura domiciliare appare la più idonea “a garantire il diritto alla salute del detenuto, nel bilanciamento con le esigenze di sicurezza della collettività”.

Il Tribunale scrive ancora che “le patologie di cui risulta affetto Rapisarda presentino un elevato grado di gravità a prescindere dai rischi di contagio da coronavirus”. E inoltre mette nero su bianco che “l’applicazione della restrizione intramurali si tradurrebbe inuma trattante contrario al senso di umanità in quanto apertamente incompatibile con le esigenze di cure e assistenza continua”.

Da questa analisi, dunque il Tribunale è arrivato alla conclusione di concedere “in via definitiva – sebbene a tempo – il differimento dell’esecuzione della pena, sul presupposto della generale incompatibilità delle condizioni di salute del Rapisarda con il regime carcerario, indipendentemente da qualsivoglia valutazione dei rischi da contagio Covid-19”

Nino U Biondu

Ninu u Biundu è stato condannato per mafia in via definitiva, ma il suo nome è tornato alla ribalta nel 2016 quando è scattato il blitz Vicerè. Rapisarda è considerato uno dei nomi di rango della squadra di Paternò dei Mussi i Ficurinia, questo il nome mafioso del clan dei Laudani. Per questa inchiesta è stato condannato in appello qualche mese fa. 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI