"Rispettate le linee guida Il dibattimento chiarirà la vicenda"

“Rispettate le linee guida|Il dibattimento chiarirà la vicenda”

Gli avvocati Salvo Trombetta ed Emanuele Bosco ribadiscono la correttezza della condotta del cardiochirurgo Mignosa, rinviato a giudizio per il decesso di Carmelo Belfiore.
LA REPLICA
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CATANIA – Gli avvocati Salvatore Augusto Trombetta e Giuseppe Bosco, difensori del dottore Carmelo Mignosa, rinviato a giudizio in relazione al decesso di Carmelo Belfiore, avvenuto nel reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Ferrarotto di Catania nel mese di maggio del 2015, hanno inviato una nota a LiveSicilia – a seguito di una richiesta di replica – dove elencano una serie di precisazioni sul caso giudiziario.

“Il decreto che ha disposto il giudizio – scrivono i due difensori –  emesso dal Giudice per l’udienza preliminare presso il Tribunale di Catania, non è una sentenza, non avendo accertato alcun profilo di responsabilità penale, bensì costituisce solo un mero passaggio processuale che rimanda la verifica e la valutazione della vicenda nella sede a ciò deputata, ossia il dibattimento.  Nella vicenda in questione si sono registrate ben due richieste di archiviazione del procedimento penale formulate dal PM ed entrambi traevano alimento dalle consulenze disposte in sede d’indagini preliminari dalla Procura della Repubblica che ribadivano il rispetto delle linee guida e dei protocolli riconosciute e adottate dalla Comunità Scientifica Internazionale da parte dei sanitari, con in testa il Dott. Carmelo Mignosa, tant’è che l’organo inquirente evidenziava come “… nessuna violazione delle regole cautelari, poste a fondamento della responsabilità penale in ambito medico, era riscontrabile nella condotta dei sanitari”. 

Inoltre i legali evidenziano che “L’iniziativa chirurgica assunta dal Dott. Mignosa di sottoporre il Sig. Belfiore Carmelo a un intervento alle arterie coronariche, è stata una scelta imposta dall’esito della coronarografia pre-operatoria che certificava la presenza di una triplice, grave, malattia coronarica.  Il dato clinico-strumentale, pertanto, ha indirizzato il chirurgo  in ossequio alle linee guida, a intervenire con assoluta priorità proprio sulle coronarie del paziente. Inoltre, la valvola aortica doveva essere sostituita, lo precisavano ancora i consulenti del PM, che spiegavano anche il perché non fosse praticabile un intervento sull’aorta ascendente. Infine, e per amore di completezza, destano non poche perplessità le argomentazioni fornite dalla parte offesa attraverso il proprio consulente, il quale nell’elaborato proposto, non solo non ha offerto alcuna indicazione su quali regole cautelari fossero state eventualmente violate dai sanitari (elemento invero rimarcato dal pm), ma addirittura ha fornito ben tre tesi alternative ma contradditorie tra loro, tenuto conto che una di queste era il suggerimento “… di non fare nulla” per il paziente (Sic!); non vi sarebbero state le condizioni!”

Ancora gli avvocati Trombetta e Bosco sottolineano che “è corretto rimarcare la caratura scientifica ed il ruolo di responsabile del Dott. Mignosa, all’epoca dei fatti, dell’unità cardiochirurgica del Ferrarotto, con più di 6000 interventi effettuati, in precedenza primario cardiochirurgo pediatrico presso l’Ospedale di Taormina, quindi dell’adulto, anche per i trapianti di cuore, tra i massimi esperti di chirurgia della valvola aortica e attualmente responsabile della cardiochirurgia mini invasiva presso l’ISMETT di Palerm; tutte attività correlate ad un notevole impegno scientifico con oltre cento pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e assidue presenze quale relatore nei principali congressi internazionali di cardiochirurgia, che consentivano allo specialista, Associate Professor presso l’Università di Pittsburgh, di conseguire l’idoneità anche in Italia di Professore Associato. Il Sig. Belfiore Carmelo – concludono i difensori – ebbe a ricevere dal Dott. Mignosa e dagli altri sanitari il massimo delle cure in rapporto alle notevoli competenze scientifiche dello stesso e dei Sanitari che componevano la struttura dallo stesso diretta”. 

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