Alluvione Messina, rendiconto, Ast: le mosse del governo - Live Sicilia

Un commissario per il dopo alluvione|Ast, parte la verifica dell’assessorato

Stato di emergenza nel Messinese. Approvato il rendiconto generale.

PALERMO – L’ingegnere Leonardo Santoro, attuale responsabile dell’Ufficio speciale per la progettazione della Regione Siciliana, è il commissario straordinario per lo stato di crisi e di emergenza per l’alluvione che ha colpito il Messinese nello scorso fine settimana. Lo ha deciso il governo Musumeci, applicando, per la prima volta, l’articolo 3 della legge regionale n. 13 del luglio.

Stato d’emergenza

La nomina arriva a meno di ventiquattr’ore dal vertice tenutosi a Palazzo Orleans e presieduto dal governatore Nello Musumeci, che aveva preannunciato l’odierno provvedimento, incontrando, insieme ai vertici degli Uffici regionali competenti nella tutela del territorio (Protezione civile, Genio Civile, dipartimento Ambiente, Autorità di bacino, ufficio contro il dissesto idrogeologico), i sindaci dei cinque Comuni della provincia maggiormente colpiti dal nubifragio di sabato scorso. Una prima stima provvisoria dei danni è stata quantificata in un centinaio di milioni di euro. Compito del commissario sarà quello di individuare gli interventi prioritari, verificare l’esecutività dei progetti degli enti e reperire le risorse finanziarie necessarie.

Approvato il rendiconto

La giunta, riunitasi questa mattina, ha anche approvato il rendiconto generale della Regione per il 2019. Il documento è stato illustrato dall’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, che ha espesso soddisfazione per i dati. Il rendiconto si chiude con un risultato attivo di amministrazione di euro 1.080.096.504,99 e una significativa riduzione del disavanzo che diminuisce migliorando la situazione dei conti pubblici regionali il linea con gli obiettivi del Governo Musumeci di garanza degli equilibri di bilancio. Lo si legge in una nota dell’assessorato.

Rispetto all’esercizio precedente:

  • il risultato di amministrazione complessivo è cresciuto significativamente (quasi triplicato) è salito da  euro 357.341.683,68 del 2018 a euro 1.080.096.504,99 del 2019;
  • gli accantonamenti complessivi sono cresciuto parimenti  da euro 3.447.106.231,96 del 2018 a euro 3.801.555.119,41 del 2019;
  • le somme vincolate sono passate da euro 4.198.984.676,04 del 2018 ad euro 4.144.138.817,25 del 2019 evidenziando un lieve miglioramento della capacità di spesa;
  • la parte destinata agli investimenti è cresciuta (a +6,5%) da euro 24.648.549,65 ad euro 25.910.670,44 (ma occorre ricordare che la gran parte degli investimenti sono finanziati con risorse extraregionali di matrice europea e nazionale);
  • la restante quota libera è passata da -7.313.398.073,97 euro a – 6.891.508.102,11 euro consentendo di raggiungere pienamente l’obiettivo programmatico della gestione finanziaria, che per l’anno 2019, di ridurre il disavanzo delle quote libere del risultato di amministrazione per almeno euro 421.889.971.86, in linea con quanto statuito dalla Corte dei conti nell’ultimo giudizio di parifica.

Al risultato di amministrazione si è giunti attraverso la gestione dell’esercizio 2019, che ha determinato accertamenti complessivi per euro 25.103.988.055,89 ed impegni per euro 23.926.372.746,38.

Il caso Ast

Non si è accennato in giunta al caso dell’Ast che ha avviato le procedure all’Enac per dare vita a una compagnia aerea. Una mossa che la partecipata della Regione non ha concordato con il governo regionale, ha fatto sapere l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone nei giorni scorsi. Si apprende che l’assessorato regionale all’Economia ha avviato una verifica sulla vicenda.

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