Cosa succederà negli aeroporti Covid, pronte le nuove misure

Cosa succederà negli aeroporti| Covid, pronte le nuove misure

Tamponi, controlli online e problemi burocratici. Tutte le novità

CATANIA – Tamponi rapidi negli aeroporti per i turisti in arrivo da Malta, Grecia e Spagna, e monitoraggio online sul sito Siciliasicura. A cinque giorni dall’ordinanza anti covid firmata da Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana, l’Azienda sanitaria provinciale etnea tenta di sciogliere gli ultimi nodi.

I controlli in aeroporto

Punto primo: competenza. I controlli dovrebbero avvenire nelle aree aeroportuali, in particolare nel Terminal C dell’aeroporto Fontanarossa. Però, in questo caso, ad essere competente è l’Usmaf, l’ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera. Ma questa unità specializzata, che è un ufficio periferico del ministero della Salute, non ha personale a sufficienza per i controlli.

In questo caso è intervenuta l’Azienda sanitaria provinciale, attraverso il team guidato da Franco Luca e Antonio Leonardi, insieme al commissario regionale Giuseppe Liberti. Sono stati già assunti 10 medici, informatici e autisti per il trasporto dei campioni. Ma ci sono alcuni problemi di non poco conto.

I tamponi

Punto secondo i tamponi. Per monitorare lo stato di salute dei passeggeri provenienti dalle aree a rischio è necessario procedere con i tamponi. L’ordinanza Musumeci prevede che chiunque, tra i siciliani, rientri da Malta, Spagna e Grecia, debba registrarsi sul sito www.siciliacoronavirus.it ed entrare in quarantena per 14 giorni. Alla fine di questo periodo scatteranno i tamponi.

I turisti

Le Uscat, unità sanitarie di continuità assistenziale turistica, devono “prendere in carico” i turisti, che hanno l’obbligo di registrarsi sul sito siciliasicura.com. C’è un problema, però, per loro: se dovessero essere positivi rischierebbero di contagiare altre persone e sarebbe difficile se non impossibile ricostruire la rete dei contatti. 

“Tamponi rapidi”

L’unica soluzione sono i tamponi rapidi che, però, dovrebbe inviare il ministero della Salute. Perché, diversamente, con i tamponi normali non sarebbe facile, dopo 48 o 72 ore, tentare di rintracciare un turista e isolarlo.La macchina è pronta per per partire. Ma servono, quindi, i test istantanei.

Franco Luca è fiducioso: “Potremmo riuscire a partire – spiega a LiveSicilia – già entro venerdì”. Ma serve la mossa del ministero. Diversamente potrebbero essere fatti i test sierologici ai passeggeri in arrivo, ma non sono affidabili come i tamponi.

A questo si aggiunge che, con il Ferragosto, sono iniziati a scarseggiare i reagenti e alcuni laboratori privati hanno chiuso i battenti per le ferie. 

Oggi pomeriggio, per esempio, arriveranno 800 turisti, tra siciliani e non, dalle mete a rischio.

Quasi tutti si registreranno sui portali previsti. Ma, nell’attesa dei tamponi rapidi, è meglio incrociare le dita, anche perché parte dei contagiati siciliani negli ultimi giorni, proviene da Malta.

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