Il tentato omicidio a Ballarò e la confesisone: "Mi sono solo difeso"

Il tentato omicidio a Ballarò| “Non mi ero accorto di nulla”

Così si difende l'uomo che si è costituito

PALERMO – Non si era neppure reso conto di avere affondato la lama nella piazza di Ballarò. Così ha detto ieri Luigi Runza ai carabinieri. Sono stati subito avvertiti i poliziotti che indagano sull’accoltellamento avvenuto la vigilia di Ferragosto.

L’uomo, 53 anni, si è costituito accompagnato dal suo avvocato Annalisa Abbate. Ora è indagato per tentato omicidio.

Il pubblico ministero Enrico Bologna ha disposto il fermo e gli ha concesso gli arresti domiciliari. Runza, impiegato comunale ai servizi cimiteriali, ha raccontato di avere deciso di presentarsi in caserma non appena ha preso coscienza del suo gesto. Non si era accorto di avere fatto così male a O.G., 52 anni, colpito con un fendente all’addome.

Ha spiegato di essere stato aggredito quando la discussione è degenerata. Si sarebbe soltanto difeso. Per cosa è scoppiata la lite? Su questo nulla trapela, di sicuro l’uomo ha escluso che dietro ci siano questioni legate allo spaccio di droga.


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