Laudani, da destra a sinistra. Da ieri non è più vicesindaco

Laudani, da destra a sinistra|Da ieri non è più vicesindaco

Polemiche sulla scelta di campo dell'esponente di FdI.
AMMINISTRATIVE 2020
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Pedara. Arrivano le dimissioni di Francesco Laudani e Salvatore Torrisi. I due oramai ex assessori della giunta targata Antonio Fallica lasciano le deleghe dopo aver annunciato la scorsa settimana che concorreranno nel campo avversario, a favore cioè dell’architetto di area Pd Alfio Cristaudo. La lettera che formalizza l’addio alla maggioranza è stata consegnata soltanto ieri pomeriggio nelle mani esclusive del segretario generale del Comune, come prevede la prassi. 

Il caso Laudani

Un addio che era nell’aria già da settimane e che ha suscitato non pochi malumori. Soprattutto per la decisione di Francesco Laudani, che di Fallica era peraltro il vice, di aderire a un progetto civico di fatto a trazione dem. Fratelli d’Italia, nell’immediato ha preso le distanze dalla decisione di uno degli esponenti più navigati della destra etnea. Già consigliere provinciale del Pdl e campione di preferenze per Alleanza Nazionale (in passato assai vicino a Ignazio La Russa), di recente Laudani è stato chiamato dal sindaco di Catania e segretario regionale dei meloniani, Salvo Pogliese, a presiedere la Srr, la società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti.

La polemica

Intanto è polemica sui social. Il consigliere comunale pro Fallica, Davide Russo (FdI), si è infatti scagliato contro il compagno di partito. “Ci vuole coraggio a essere vicesindaco o assessore di un sindaco – scrive su Facebook – e decidere contemporaneamente di candidarsi contro questo (sono curioso di conoscere le motivazioni!)… Coraggio a negare che si è stati ‘artefici’ del disastro economico del Comune di Pedara, perché lo ‘splendore del passato’ lo stiamo pagando salato oggi…” E ancora:  “Ci vuole coraggio – continua Russo – a dire che si tratta di un progetto nuovo con gli stessi volti degli ultimi 3 lustri, capaci di stupefacenti evoluzioni acrobatiche, per giustificare l’ingiustificabile e mirate al solo ottenimento del proprio interesse…”

Raggiunto da LiveSicilia, Laudani replica: “Fratelli d’Italia? Ho aderito a un’esperienza civica, non c’entra il partito. Ci fosse stato il proporzionale, sarei stato chiamato a valutazioni differenti”. E aggiunge: “Vorrei ricordare agli amici del partito, che quando si è votato con in simbolo, il sottoscritto, anche con risultati importanti, c’è sempre stato. Sono stato – continua Laudani – anche il candidato sindaco ufficiale del centrodestra in contrapposizione all’attuale segretario del Pd. L’unico finora a sfidarlo. Mi spiace dirlo, ma chi oggi fa polemica allora era candidato con Barbagallo”.

La scelta

Perché il passaggio dell’ultima settimana sul fronte opposto? “Mi aspettavo – dice Laudani – che Antonio (Fallica, ndr) facesse un passo indietro. Abbiamo sperato fino alla fine di stare tutti assieme come centrodestra. Quando, invece, ha deciso di candidarsi nuovamente, gli ho comunicato il mio disimpegno. Ho grande stima di lui. La mia è una scelta dolorosa, ma da leggere in chiave civica”.

Sullo sfondo restano i problemi interni all’area del centrodestra, che non è riuscita a compattarsi su di un fronte unitario e andare oltre le formule da grosse coalition che da decenni governano Pedara. “L’esperienza Fallica – racconta ancora Laudani – affonda le sue radici in un esperimento ventennale, segnato da Saretto Pulvirenti e Giuseppe Pappalardo, entrambi non più tra noi. Noi giovani di allora siamo stati tutti coinvolti in questa progettualità trasversale e civica, in un afflato che andasse oltre ai partiti, soprattutto quando si è votato con il maggioritario”.

La sfida

La partita per il palazzo municipale è ora tra un ex barbagalliano (Fallica) e un barbagalliano di stretta osservanza (Cristaudo). Uno scenario inedito che vedrà confrontarsi all’interno delle due liste esponenti sia di centrodestra che di centrosinistra. Ma anche segmenti che negli anni sono stati dentro e fuori la maggioranza che ha eletto Fallica. Un bel minestrone. Fuori dai blocchi c’è Nuccio Tropi, esponente del M5s. In merito alla guerra degli assessori, il candidato grillino ha nei giorni scorsi sollevato il caso dell’ingresso in giunta di Alfio Nicolosi, nominato lo scorso18 agosto.

“Nei prossimi 40 giorni, sicuramente avrà tutto il tempo necessario per fare molte cose! Oppure è un’operazione preelettorale?”, ha scritto polemicamente. A quanto risulta, la nomina è stata varata da Fallica per anticipare le dimissioni di Torrisi e Laudani (evidentemente in dirittura d’arrivo). Nei prossimi giorni dovrebbero essere distribuite le nuove deleghe, ma senza indennità. Da quanto trapela, non sarà individuato alcun vicesindaco. 

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