Bellolampo, sesta vasca avanti altri sei mesi. E sarà green - Live Sicilia

La sesta vasca di Bellolampo|Avanti altri 6 mesi, e sarà green

Foto d'archivio
Riunione per pianificare una nuova fase di 'vita' della discarica
PALERMO, RIFIUTI
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PALERMO – La sesta vasca di Bellolampo ha davanti a sé almeno altri sei mesi di vita, nel contesto di un impianto che sarà gestito senza il coinvolgimento di privati, più ecologico e più blindato che mai in virtù del potenziamento della vigilanza (anche armata) deciso sabato scorso dal sindaco Leoluca Orlando. È quanto emerso da una riunione tecnica avvenuta nei giorni scorsi all’assessorato regionale all’Ambiente, a cui hanno partecipato Rap, Comune di Palermo, Regione Siciliana e Srr (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti Palermo). Occasione in cui è stata discussa la redazione del progetto di chiusura definitiva della vasca, detta ‘capping’, che tenga conto della configurazione dei luoghi; il Comune afferma che quest’ultima risulterebbe migliorativa sotto il profilo morfologico e della irregimentazione delle acque superficiali.

Il ‘come’ è da ricercare in un percorso in collaborazione fra Comune e Regione per utilizzare i volumi residui della sesta vasca, che sarà supportato dalla verifica geotecnica della sagoma comprensiva degli ulteriori volumi, completa di planimetria e sezioni. Soluzione che garantirebbe appunto il conferimento per almeno sei mesi dei rifiuti trattati a Bellolampo, superando le criticità delle giacenze nei piazzali dell’impianto per riportarlo in condizioni di gestione ordinaria, e limitando o interrompendo trasporti e conferimenti presso altri impianti regionali con notevoli ricadute positive sotto i profili ambientale ed economico.

Nel dettaglio, la vasca aveva una capienza complessiva originaria di quasi un milione 907 mila metri cubi compresi gli ampliamenti autorizzati. Durante la riunione Rap ha fatto presente che a Bellolampo sono presenti alcuni depositi di rifiuti in continua evoluzione, per un totale di circa 40 mila tonnellate, dovuti al fatto che i tempi di trasferimento agli impianti fuori provincia sono variabili per diversi fattori. Nel corso del tavolo tecnico è stata illustrata anche la possibilità di abbancare ulteriori volumi, circa 130 mila metri cubi ancora disponibili, come determinato sulla scorta di un rilievo topografico risalente ad aprile 2020. Da una prima verifica del geotecnico incaricato delle verifiche semestrali, la configurazione risulta stabile.

Il progetto di capping strizza l’occhio all’ecosostenibilità, con alcune specifiche soluzioni ‘green’. Sono previste infatti l’installazione dell’impianto di captazione del biogas prodotto naturalmente dalla discarica, per la successiva vendita a Snam, ma anche la copertura integrale con un campo fotovoltaico che si stima potrà alimentare almeno 50 mila abitazioni essendo naturalmente orientato a sud e ricevendo quindi un consistente irraggiamento.

Per realizzare il progetto la Rap vuole avvalersi di quanto disposto da un’ordinanza del presidente della Regione in merito alle misure straordinarie per la gestione integrata dei rifiuti, che contempla esplicite deroghe dovute sia alla gravità del caso, sia all’emergenza Covid-19. Si tratta della possibilità di aumentare la capacità dell’impianto del 20 per cento annuo (ma entro un massimo aumento del 40 per cento giornaliero) e della possibilità di ridurre a un terzo i termini di tutti i procedimenti autorizzatori. Gli uffici, in sostanza, possono anche non tener conto dell’ordine cronologico delle richieste per dare la priorità a tutto ciò che riguarda l’impiantistica connessa ai rifiuti.


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