Arrestato nel 2017 e non ancora estradato. Il boss di Carini resta negli Usa

Giustizia lumaca negli Usa| E il boss non torna in Sicilia

Da tre anni pende una richiesta di estradizione per il boss Gallina, accusato di tre omicidi

PALERMO – Il primo sì all’estradizione è arrivato esattamente due anni fa. Ma il giudizio di secondo grado è fermo dal settembre 2018. Un anno prima il boss di Carini Freddy Gallina era stato fermato negli Stati Uniti. Quando (?) tornerà in Italia lo aspetta l’accusa di avere ammazzato tre persone. Rischia l’ergastolo, già inflitto ad altri imputati.

E per fortuna i pm di Palermo hanno chiesto il giudizio immediato che ha evitato la scarcerazione per decadenza dei termini di fase. Fino al 2017 nella sua fedina penale c’era una condanna definitiva per mafia. Poi, sono arrivate le dichiarazioni di Antonino Pipitone a complicare, e di parecchio, la sua situazione giudiziaria.

In principio era stato un altro pentito, Gaspare Pulizzi, ad accusarlo di avere ammazzato Francesco Giambanco e Giampiero Tocco. Le sue sole dichiarazioni, però, non bastavano ad incriminarlo. Ecco perché son divenute decisive quelle di Pipitone.

Infine è arrivata l’ultima tegola: Gallina avrebbe ucciso pure Felice Orlando, massacrato nel 1999 a colpi di pistola nella sua macelleria allo Zen. Il procuratore aggiunto Salvatore De Luca e i sostituti Roberto Tartaglia, Amelia Luise e Annamaria Picozzi hanno scritto alle autorità americane per chiedere l’estradizione.

Ferdinando Gallina, detto Freddy, è stato fermato a New York dove era arrivato clandestinamente attraverso il Canada. Era scappato qualche mese prima, violando la sorveglianza speciale. Probabilmente aveva intuito che le cose si stavano mettendo male per lui, ancora prima che si pentisse Pipitone. Anche nel 2008 Gallina si era dato alla latitanza per sfuggire al blitz Addiopizzo. Non si era però allontanato più di tanto. Fu arrestato in una villetta a Villagrazia di Carini e condannato. Ora rischia grosso.L CASO

Non è escluso che la cassaforte si trovi proprio negli Stati Uniti e magari continui ad alimentare attività apparentemente lecite sia oltreoceano che in Italia. I pm di Palermo hanno fiutato le tracce dei soldi in Svizzera, Gran Bretagna e Lussemburgo.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI