Guerra ai vandali delle scuole| Arrivano 170 telecamere - Live Sicilia

Guerra ai vandali delle scuole| Arrivano 170 telecamere

Installazione affidata alla Sispi
COMUNE DI PALERMO
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PALERMO – Il comune di Palermo dichiara guerra ai vandali delle scuole e si prepara a installare altre 170 telecamere in 20 istituti della città. Il 2020 è iniziato male per alunni e docenti del capoluogo siciliano: se nel 2019 si sono registrate complessivamente 71 incursioni in 55 plessi, in questi mesi del 2020 siamo già arrivati a 52 in 40 punti diversi. Una escalation che ha fatto suonare un campanello d’allarme a Palazzo delle Aquile, tanto che la giunta Orlando ha approvato un atto di indirizzo per intensificare la sorveglianza.

Le scuole sono ormai un obiettivo facile per i vandali e per i ladri alla ricerca di apparecchiature informatiche, con una sfilza di furti e danneggiamenti che riempiono le cronache dei giornali: l’ultimo episodio, in ordine di tempo, riguarda la Rita Levi Montalcini di Borgo Nuovo, ma l’elenco è vasto e preoccupante e va dalla Pertini dello Sperone alla Falcone dello Zen, passando per la Mattarella di Bonagia, il Guttuso di via Messina Marine e l’asilo Papavero. E dire che nel 2015 a Palermo erano stati già installati occhi elettronici in 158 scuole ma dopo due anni, terminati i fondi comunali per la manutenzione degli impianti (quasi 1,8 milioni), i singoli istituti hanno dovuto far da sé e non tutti hanno puntato sulla videosorveglianza, preferendo altri capitoli di spesa. Con il risultato di non essere riusciti ad arginare il fenomeno del vandalismo.

Ecco che si arriva quindi alla seconda tranche di telecamere, finanziate in parte con fondi ministeriali e in parte con quelli stanziati per l’emergenza Covid (1,8 milioni circa), che consentiranno di montare gli occhi elettronici in altri 20 plessi per un totale di 170 telecamere installate dalla Sispi; lì dove invece gli impianti ci sono ma sono inattivi, arriveranno dei fondi ad hoc. “Come abbiamo più volte sostenuto – afferma il sindaco Leoluca Orlando – le scuole sono il luogo principe in cui si costruisce la comunità, perché rivolte ad accogliere e a dare servizi ai più piccoli. Chiunque danneggia una scuola o ne ruba i materiali compie non solo un atto criminale che va punito legalmente, ma soprattutto compie un furto di futuro a danno dei nostri figli e nipoti. Le telecamere, come l’indispensabile controllo delle forze dell’ordine saranno certamente un deterrente, ma resta intatta la necessità che vi sia una ribellione sociale, un rifiuto delle nostre comunità, delle famiglie e dei nostri quartieri contro chi, appunto, vuole distruggere il futuro dei palermitani più piccoli”.

Le telecamere saranno dotate di un particolare sistema capace di individuare possibili atti violenti segnalandoli alla Polizia municipale, ma avranno la possibilità anche di “dialogare” con tutte le forze dell’ordine grazia all’anello telematico.

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