Vaccini, boom di prenotazioni "Non si muore solo di Covid"

Vaccini, boom di prenotazioni |”Non si muore solo di Covid”

Attivato da qualche giorno il servizio on line per le vaccinazioni dell'Asp di Catania. Il messaggio del direttore Sanitario, Antonino Rapisarda.
IL NUOVO SISTEMA
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CATANIA –  Crescono a dismisura le prenotazioni online per eseguire le vaccinazioni nei vari ambulatori distrettuali dell’Azienda Provinciale Sanitaria di Catania. Il sistema è nato per poter assicurare distanziamento sociale ed evitare le file. Scenari necessari a garantire il rispetto delle regole anti-contagio nell’emergenza Covid-19.

Covid e vaccini

“È stata una soluzione eccellente – commenta il direttore sanitario Antonino Rapisarda – quella che è stata pensata e progettata dal nostro Dipartimento di Prevenzione che è diretto dall’ingegnere Antonio Leonardi. Un sistema che l’azienda ha immediatamente accolto con favore e i numeri ci danno ragione. Infatti già dal primo giorno di attivazione del servizio on line abbiamo registrato oltre 1400 prenotazioni”. 

Il direttore sanitario Antonio Rapisarda

“Ci sono anche altri virus”

Negli anni gli utenti che si sono sottoposti alle vaccinazioni sono andati sempre ad aumentare. La pandemia ha creato una nuova consapevolezza nella prevenzione. E quindi si sente maggiormente l’esigenza di sottoporsi al vaccino soprattutto influenzale.

“È importante lanciare un preciso messaggio alla cittadinanza  – evidenzia Rapisarda –  che deve sapere che non si muore solo di Covid. Bisogna anche capire che vaccinarsi non deve essere un’esigenza solo delle cosiddette fasce a rischio, come gli anziani, ma anche dei giovani e delle persone sane.

Perché come l’esperienza Covid insegna – continua il direttore sanitario – contrarre il virus poi significa rischiare di contagiare persone fragili che vivono nel nostro nucleo familiare o nella nostra cerchia di conoscenze. E poi non bisogna sottovalutare quelle condizioni di fragilità che nemmeno sappiamo di avere e che con un’infezione virale potrebbero creare invece complicazioni”. Insomma il consiglio è “vaccinarsi”. 

La prenotazione on line

“Prenotare non è mai stato così semplice. Basta andare sul sito dell’Asp – spiega Rapisarda – e cliccare sull’apposito banner e con dei semplici click si procede a selezionare ambulatorio e data”.

Dall’Asp spiegano che “completata la fase di prenotazione, il sistema invia al richiedente un SMS ed una email contenenti i dati della prenotazione, da esibire al momento dell’accesso presso l’ambulatorio. Alcuni giorni prima dell’appuntamento, l’utente riceverà, dal sistema, un ulteriore SMS come promemoria, contenente i dati della prenotazione”. È possibile prenotarsi anche tramite l’app Vaccinazioni Asp Catania già disponibile su Google Play e presto anche su Apple Store.

Il dibattito sul vaccino Covid

Intanto nella comunità medica tiene banco il dibattito sulla ricerca, sperimentazione e la scoperta del vaccino per il Covid-19. Al di là degli annunci e dei titoli dei giornali, la realtà al momento è che si deve affrontare una fase di convivenza con il virus. Un percorso che rende necessario attenersi scrupolosamente alle ormai famose regole di comportamento.

All’Asp di Catania, nei mesi del lockdown, hanno affrontato in prima linea l’emergenza coronavirus non solo dal punto di vista sanitario ma anche da quello di (ri)progettazione aziendale. Quindi “non abbassare la guardia”, in attesa di una cura e di un vaccino. 

Lo screening del personale scolastico

Un grosso punto interrogativo resta l’apertura delle scuole. “Anche su questo aspetto – sottolinea il direttore sanitario – abbiamo notato una buona adesione alla campagna di screening degli operatori scolastici. Non è un lavoro semplice, ma Franco Luca (direttore del Dipartimento per le Attività territoriali, ndr) ha fatto piccoli miracoli considerando i numeri. Molti presidi hanno mostrato grande sensibilità e consentiranno di fare i test sierologici nelle palestre delle scuole. Dove non sarà possibile, abbiamo avuto dal Comune l’autorizzazione a utilizzare il palazzetto”.

L’obiettivo è quello di sottoporre al test la totalità (o quasi) degli operatori scolastici. Non sarà semplice per i piccoli studenti tornare tra i banchi. Per i bimbi la scuola è socializzare, in questo anno scolastico dovranno imparare a rimanere distanti. 

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