Mirri: “Boscaglia è già uno di noi| Compro le quote di Di Piazza“ - Live Sicilia

Mirri: “Boscaglia è già uno di noi| Compro le quote di Di Piazza“

“Bisogna stare con i piedi per terra. Se ho tenuto un profilo basso e non arrogante è per non illudere“
CALCIO SERIE C
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PALERMO – Un anno da presidente del Palermo per Dario Mirri, un anno concluso con la promozione in Serie C. Sarà il primo campionato professionistico per il Palermo, Mirri è consapevole che sarà un campionato difficile, ma non si preoccupa più di tanto.

“Mi rendo conto che i risultati – dichiara Mirri a “La Gazzetta dello Sport” – i risultati sono determinanti e sono il motivo che muove tutto. Ho però la convinzione, come un anno fa, che è il modo di ottenere i risultati a fare la differenza“.

Al momento della nascita del progetto del nuovo Palermo, l’idea era quella di ritornare in Serie A in tre anni, adesso le aspettative sono cambiate. La dirigenza rosanero parla di Serie B in due anni. Su questo Mirri ha voluto fare chiarezza: “Bisogna stare con i piedi per terra. Se ho tenuto un profilo basso e non arrogante è per non illudere. Magari andiamo in B quest’anno, se non ci riusciamo non deve essere la demolizione di un progetto. Noi vogliamo provare ad arrivare in A tra due anni, ma non possiamo affermare che ci riusciremo per fare più abbonamenti“.

Il Palermo che sta nascendo è un Palermo relativamente giovane e questo non sembra essere un problema per Mirri, anzi: “Il know-how di Castagnini e Sagramola è molto focalizzato sui giovani. Non vuol dire che sia una scelta low-cost, ci sono giovani che da noi guadagnano di più di alcuni over. I giovani – continua il presidente rosanero – sono più flessibili e apprendono di più da un grande allenatore come Boscaglia. Faremo un mix giovani ed esperti, con grande attenzione ai giovani, perché hanno qualcosa in più“.

Nelle aspettative dei tifosi rosanero c’è voglia di un grande colpo di mercato, in particolare l’attaccante in grado di fare la differenza: “Da tifoso so che un grande nome dà più sicurezza. Lucca, però, per me è una sicurezza, Silipo è una sicurezza. Siamo una società appena nata, il Covid 19 ha stravolto equilibri economici, non faremo il passo più lungo della gamba“.

Al Palermo manca il centrocampista Alessandro Martinelli, che è rimasto fuori dai convocati per il ritiro a causa di alcuni problemi che dovranno essere approfonditi. Lo svizzero manca a tutto il gruppo, così come manca al presidente Mirri: “L’ho vissuta malissimo, è l’unica nota dolente di questo inizio di stagione. Manca una persona troppo importante, come giocatore e come uomo. Attendiamo gli esiti degli ulteriori esami“.

“Ho messo 2,8 milioni di euro per salvare il Palermo e poi con Di Piazza, in un anno e mezzo, rispettivamente 7 e 3. In totale io ne ho spesi 10. Lo scorso anno la Reggiana ha battuto il Bari spendendo un quarto, il Vicenza ha speso molto meno del Padova, la Reggina ha vinto spendendo la metà del Bari. L’aspetto economico è importante, ma dipende come si spende“.

Nel club ci sono due anime, cioè Mirri e Di Piazza. I rapporti tra le parti sono tesi da qualche mese e non sembra si possano ricucire: “E’ un rapporto iniziato con regole chiare che non possono cambiare in corso d’opera. Di Piazza ha detto che vuol vendere, noi che vogliamo comprare, sono tempi complessi e non risolvibili nell’immediato. E’ un percorso – continua Mirri – che si concluderà con l’acquisto delle quote da parte mia. Anche se è difficile avviare una trattativa, visto che Di Piazza in 12 mesi ha cambiato quattro avvocati“.

Il Palermo nel girone si troverà il Bari che è l’indiziata numero uno per la promozione: “Un anno di esperienza e il ruolo di favoriti – dichiara Mirri – concentra le pressioni su di loro. Non ci tireremo indietro.Sarà un Palermo bello, ma sofferto. Dovremo pensare al metro e non al chilometro, passo dopo passo con fatica e sacrificio“.

In chiusura il presidente rosanero ha parlato della vicenda relativa all’arrivo di Boscaglia: “Per noi è stato sempre l’obiettivo principale, ma abbiamo dovuto parlare anche con altri allenatori. E’ un siciliano come noi e ha voglia di vincere come noi. E’ già uno di noi“.

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