PALERMO – Il sogno di ogni bambino è quello di indossare la maglia della propria città. Questo era anche il sogno Andrea Saraniti, che oggi indossa per la prima volta i colori rosanero ed è pronto a dimostrare il proprio valore.
“Andavo allo stadio negli anni della Serie C e della Serie B. Il mio posto era in gradinata, papà Fortunato – dichiara l’attaccante ai microfoni de “Il Giornale di Sicilia” – non poteva seguirmi perché non vedeva e mi accompagnava un suo amico“.
Saraniti ha voglia di disputare il derby contro il Catania e proprio una partita contro i “cugini“ è quella che ricorda maggiormente da tifosi: “Il 5-0 al Catania. Il derby di Sicilia è il top in Italia e non vedo l’ora di disputarlo. L’ho giocato, con la maglia del Catania, quando ero nel settore giovanile, ma non è la stessa cosa“.
“Speravo sin da bambino – continua Saraniti – di indossare la maglia del Palermo, ma pensavo fosse impossibile. Non ho rimpianti per quello che ho fatto, la mia occasione è arrivata a 32 anni e me la tengo stretta».
I complimenti e gli attestati di stima per Saraniti sono tanti: “Sto ricevendo fiducia e sento tanta responsabilità. Tutto ora passa da me, posso solo ringraziare il presidente Mirri, i direttori Sagramola e Castagnini, ma preferisco farlo sul campo. Dieci anni fa, quando era a Trapani – continua Saraniti parlando di Boscaglia – avremmo potuto incontrarci. Ora siamo insieme e sono onorato, perché ha fatto cose eccezionali sia in C che in B. È un martello ed è giusto che sia così. Sarà un punto di riferimento per tutti“.
Saraniti conosce il campionato di Serie C e sa cosa serve per vincerlo: “Bisogna giocare tutte le partite come se fossero finali. Questo è il torneo più difficile tra i campionati professionistici, proprio sul piano caratteriale. Qui c’è più fame, al nord è diverso“.
