“La Rap paga i privati| Perché non usare Reset?”

PALERMO – Palermo si trova sommersa dai rifiuti, la Rap va in affanno e si strada l’ipotesi di impiegare il personale Reset. “La situazione mette giustamente in allarme la Rap e fisiologicamente creerà ulteriori disagi nel servizio di raccolta che va a peggiorare la già critica situazione dell’organico – dice Salvo Barone del sindacato Asia – È paradossale però pensare interventi di natura privatistica, con ulteriori oneri economici in una situazione anch’essa già critica, senza prima richiedere l’intervento dei dipendenti delle altre partecipate come Reset.
Riteniamo da sempre che la necessità di ‘accorpare’ i dipendenti delle partecipate in un unico ‘grande contenitore’ sia la soluzione non solo per la salvaguardia reale dei livelli occupazionali e delle retribuzioni di tutti i dipendenti delle partecipate,  ma anche la soluzioni alle emergenze, quali ad esempio quest’ultima, che consente di utilizzare la polifunzionalità dei lavoratori.
Eppure pare che ci sia una sorta di “orticello” privato, nel quale ognuno pensa di averlo ricevuto in eredità, nel quale a nessuno è consentito di entrare, non vogliamo neanche immaginare perché. Siamo certi che i lavoratori della Reset anche questa volta saranno pronti a sbracciarsi per venire incontro alle emergenze cittadine, ma non è accettabile sentire parlare di affidamento a privati quando 100 lavoratori aspettano da anni di transitare da Reset a Rap… troppo tempo questa amministrazione ha perso nella razionalizzazione delle risorse umane ed economiche. Non costituire la società unica dei servizi complessivi del Comune, ed affidare i servizi ai privati… è la sconfitta più grossa per questa città”.