"Calci, pugni, insulti razzisti", due giovani africani aggrediti - Live Sicilia

“Calci, pugni e insulti razzisti”| Due giovani africani aggrediti

Erano con due ragazze marsalesi, una delle quali incinta. All'improvviso, la violenza
NEL TRAPANESE
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MARSALA – Due giovani di origine africana sono stati aggrediti lo scorso sabato notte, nel centro storico di Marsala, da ragazzi italiani, pare ubriachi. A raccontarlo è la testata online “Tp24.it”, che ha raccolto le dichiarazioni delle vittime. Le vittime erano in compagnia di due ragazze di Marsala, una delle quali incinta. “Ci hanno aggrediti senza nessun motivo” dice uno degli africani. I balordi hanno anche scagliato una sedia e il tavolo di un bar contro la giovane incinta, che è stata colpita a un fianco. Poi, è cominciata la caccia all’uomo con bottiglie di vetro rotte in mano. I ragazzi africani hanno tentato la fuga, ma, arrivati a un incrocio, sono stati raggiunti da un altro gruppo venuto a dare man forte ai primi aggressori. Al grido di “africani di merda, dovete morire!”, i due giovani di colore sono stati picchiati. E anche chi ha cercato di difenderli le ha prese.

“Mi tiravano contro di tutto” racconta una delle vittime. L’aggressione è confermata da un altro testimone, che parla di almeno una ventina di persone coinvolte. Solo l’arrivo della volante polizia ha evitato il peggio e ha disperso gli aggressori. Il giovane colpito in maniera più grave (è stato ferito ad una mano) è stato medicato sul posto dai sanitari di un’ambulanza del 118. Il giorno dopo, però, persistendo il dolore, è tornato al pronto soccorso, dove gli è stata riscontrata una profonda ferita. L’altro ragazzo africano ha riportato delle contusioni. Lo scorso 9 agosto, sempre nel centro storico di Marsala, un giovane extracomunitario era stato aggredito di notte da un ragazzo, mentre alcuni suoi coetanei facevano una sorta di “cordone” per evitare ad altri di intervenire in difesa dell’extracomunitario. “Cosi’ imparano a rispettare gli italiani”, avrebbe detto, ad alta voce, uno dei giovani presenti all’aggressione. (ANSA).


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