Il difficile rientro a scuola "Classi affollate e mascherine"

Il difficile rientro a scuola | “Classi affollate e mascherine”

Una situazione delicata che il preside sta affrontando di petto. Nonostante i ritardi del Ministero.

CATANIA – Aule sovraffollate, difficoltà di mantenere la distanza di sicurezza e obbligo di indossare le mascherine per tutto il giorno. Monta la protesta di alcuni genitori i cui figli frequentano il plesso di via Raccuglia della dell’Istituto Comprensivo Vittorino da Feltre, che segnalano l’esistenza di troppi alunni in classe e l’assenza delle condizioni per svolgere in sicurezza le lezioni.

La segnalazione in redazione

A contattare la nostra redazione è stata una delle mamme. La signira denuncia come, nella classe della figlia, siano 26 i bambini. “Senza distanziamento – scrive, evidenziando come non vi sia personale e professori di sostegno”. “L’ingresso è contingentato – afferma – e i bambini entrano uno alla volta, ma poi le classi sono stracolme”.

La preoccupazione

“Abbiamo parlato con la vicepreside che ci ha riferito come la scuola stia stanno cercando di intervenire – continua – però io sono preoccupata. Mia figlia non ha particolari problemi, però quest’estate non è uscita praticamente per evitare contagi e oggi rischia andando a scuola”. Uno dei problemi segnalati dalla mamma è l’obbligo, per i bambini, di indossare la mascherina chirurgica in classe. “Assurdo che debbano farlo per 6 ore consecutive” – dice.

La posizione del preside

È rammaricato, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Vittorino Da Feltre. Francesco Ficicchia risponde alle lamentele dei genitori evidenziando come stia tentando di risolvere alcune problematiche, nonostante l’assenza di risposte dal Governo.
Risponde puntualmente alle segnalazioni delle mamme, il preside Ficicchia. “Stiamo studiando questo problema perché, inizialmente, avremmo dovuto dividere gli alunni e avere più aule – afferma. Ma dal Ministero non sono arrivati né i banchi né l’organico sufficiente per aumentarle”.

La soluzione

Per risolvere la situazione con i, pochissimi, mezzi a disposizione della scuole, il dirigente ha pensato di abbattere alcuni muri. “Per allargare le aule e consentire agli studenti di stare più distanti” – spiega. Aspetto il geometra del Comune di Catania per abbattere alcuni muri in modo da creare locali più ampi”.

Le promesse non mantenute

Il Ministero, stando a quanto riporta il preside Ficicchia, avrebbe dovuto inviare più personale. “Avevo chiesto di aumentare sezioni e classi e, ovviamente, avere l’organico per farlo. Ma da Roma non è stato inviato nessuno”. Anche se si trovassero i locali, dunque, non vi sarebbero insegnanti e personale. “Mancano le dotazioni – conclude: e il budget previsto dal Ministero è insufficiente”.

FOTO ANSA

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