Ex Pip, incontro a Palazzo d'Orleans Si riapre la strada delle Partecipate

Ex Pip, incontro a Palazzo d’Orleans|Si riapre la strada delle Partecipate

Calabrò (Fisascat): "Possibile risoluzione della vertenza"

PALERMO – Appena conclusosi l’incontro svoltosi presso la presidenza della Regione Siciliana per chiarire le sorti degli Ex Pip. Il governatore Nello Musumeci ha infatti ricevuto in data odierna i sindacati e una delegazione di lavoratori alla presenza dell’assessore alla famiglia Antonio Scavone, del dirigente generale del dipartimento al lavoro Giovanni Bologna e del vicepresidente della Regione siciliana Gaetano Armao che sta seguendo personalmente l’iter legislativo.

“L’incontro era stato richiesto, unitamente alle altre sigle, per chiarire definitivamente quali sono gli intendimenti della regione siciliana dopo il pronunciamento negativo da parte della Corte Costituzionale sul passaggio dei lavoratori Ex Pip in Resais – dice Mimma Calabrò, segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia -. Un incontro proficuo quello convocato in data odierna, più volte richiesto negli anni ma mai realizzato. Il presidente della Regione ci ha infatti comunicato che il governo regionale si è fatto promotore di un emendamento sottoposto al vaglio della Conferenza Stato/Regione che lo ha, a sua volta, approvato e fatto proprio e inserito nel disegno di Legge n.104, oggi al vaglio del Senato per seguire l’iter legislativo. Qualora venga approvato, i 2622 lavoratori potrebbero finalmente essere ricollocati in una delle società partecipate della Regione Siciliana– spiega la sindacalista – Importante l’azione messa in campo che ha individuato una strada che, scevra da populismi o falsi ottimismi, potrebbe portare all’effetiva risoluzione della vertenza”.

“Abbiamo, inoltre, richiesto e ottenuto rassicurazioni dal presidente sulla continuità lavorativa per gli Ex Pip nell’attesa che si completi l’iter previsto. Quelle a venire saranno dunque settimane trepidanti per i lavoratori che, dal 2000, attendono ancora di raggiungere la tanto agognata stabilizzazione che riesca a dar loro dignità lavorativa ma, sopratutto, quella serenità che ormai sembrerebbe essere una soltanto chimera. Che sia la volta buona, dunque, – conclude la Calabrò –. Lanciamo un appello a deputati e senatori siciliani che, a prescindere dagli schieramenti politici, si prodighino per il destino di oltre 2000 lavoratori ormai definiti eternamente precari e delle loro famiglie. Abbiamo già formulato richiesta di incontro ai capigruppo del Senato per sensibilizzarli sull’importanza di votare tale emendamento. E’ ora che questa storia si concluda positivamente per tutti i lavoratori! Continueremo la nostra azione fino al giorno in cui tutti gli Ex Pip firmeranno con gioia il proprio contratto di lavoro”.

Dopo la sentenza della Corte costituzionale 194/2020, che ha cassato la norma approvata dall’Ars con la quale si prevedeva la stabilizzazione del personale all’interno della società Resais, la Giunta quindi è intervenuta per tutelare i livelli occupazionali dei lavoratori attualmente utilizzati nelle Pubbliche amministrazioni e per far fronte al fabbisogno di risorse umane per contrastare gli effetti del Covid 19. La norma predisposta non determinerebbe costi per la finanza statale, né ulteriori, rispetto a quelli attuali, per quella regionale.

“Dopo che la Conferenza delle Regioni ha fatta sua la nostra proposta – afferma il vicepresidente della Regione Armao – questo è l’ultimo possibile tentativo. La parola definitiva, adesso, passa al Parlamento nazionale. Stiamo solo utilizzando l’ipotesi risolutiva che prospetta la stessa Suprema Corte”.


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