SIRACUSA– “Qui non posso entrare, qui non posso salire”, troppe volte queste limitazioni le subiscono le persone con disabilità motoria, che nel 2020, anche nella città di Siracusa, sono costrette a rinunciare a parte della loro autonomia di movimento a causa di barriere architettoniche non ancora abbattute. Le barriere contestate questa mattina da un uomo in carrozzina di Belvedere, in realtà, stavolta, sono di tipo meccanico.
Il cittadino , infatti, alle 10.30, in punto avrebbe atteso, assieme ad altri passeggeri, l’autobus urbano, il numero 25, che attraversa il quartiere Epipoli. Alla fermata di piazza Bonanno l’ennesima mortificazione subita: il mezzo ad uso pubblico, nonostante il cartellino che farebbe pensare alla sua accessibilità anche alle persone con ridotte capacità motorie, non aveva la pedana, o comunque non ne aveva una adeguata a fare salire l’uomo a bordo della sua carrozzina elettrica. Pronto ad aiutarlo l’autista, ma non era sicuramente agevole portarlo di peso.
“Una vergogna- spiega Sebastiano Bufalino- senza fine. Siamo nel 2020 e questi mezzi dovrebbero essere adeguati alle norme comunitarie e soprattutto evitare agli utenti disabili come me di attendere invano un mezzo che non potranno mai prendere per raggiungere il centro città, visto che è inadeguato. Ho già segnalato il disservizio ai carabinieri, spero che l’azienda colmi in fretta questa carenza”.