Palermo spera nel Recovery Fund| Progetti per 4 miliardi - Live Sicilia

Palermo spera nel Recovery Fund| Progetti per 4 miliardi

Dal tram alle case popolari, passando per il cimitero

PALERMO – Palermo punta sui soldi europei per cambiare volto. La “corsa” al Recovery Fund è partita e il capoluogo siciliano presenta all’Anci e al governo Conte un pacchetto di 64 progetti per un totale di 4,6 miliardi di euro. Una montagna di denaro che verrebbe da destinare a tram, piste ciclabili, parcheggi ma anche metropolitana leggera, cimiteri di Ciaculli e il restyling dell’ex Chimica Arenella, per non parlare del raddoppio del Ponte Corleone che sembra invece sfumato. Una lista che comprende anche le proposte di cittadini, associazioni, docenti universitari e altri enti che hanno presentato 62 idee, 15 delle quali poi confluite nel programma.

“Il Comune ha compiuto uno sforzo enorme, cui ha contribuito tutta la Giunta e tutta la dirigenza – dice il sindaco Leoluca Orlando – Uno sforzo il cui risultato rispecchia le tante necessità della città ma anche la capacità di guardare lontano, di immaginare una risposta organica ai bisogni ed anche alle sfide più grandi a partire da quella ambientale. Ovviamente, perché questo non resti lettera morta o un libro dei sogni, serve che il Governo nazionale e quello regionale comprendano la assoluta necessità di snellimento delle procedure e semplificazione delle procedure perché i lavori si possano fare. Se, come previsto attualmente, dalle linee europee, occorrerà impegnare il 60% delle risorse entro il 2022 occorre un radicale cambiamento nel sistema degli appalti nel nostro Paese. Nessun ente locale ha le risorse umane per farlo e, soprattutto, nessuna struttura pubblica può essere in grado di gestire questa enorme mole di progetti, gare, appalti e verifiche amministrative dovendosi confrontare con migliaia di norme spesso contrastanti fra loro”.

Scorrendo l’elenco spuntano 150 milioni per le case popolari, 100 milioni per un polo dell’innovazione che comprenda Fiera del Mediterraneo e Castel Utveggio, altrettanti per un “piano colori” che consenta una omogeneità nei quartieri e 200 milioni per la città della scienza all’ex Chimica Arenella. Sul fronte della mobilità 58 milioni per il co-finanziamento delle linee A, B e C del tram, 315 per fare arrivare i binari al Cervello, in viale Francia e all’Arenella, quasi 1 miliardo per la Mal Oreto-Notarbartolo, 63 milioni per i parcheggi di interscambio, 22 milioni per la messa in sicurezza dei porticcioli di Bandita, Vergine Maria e Sferracavallo, 21 per il raddoppio del ponte Corleone e 35 per lo svincolo Perpignano. Con 64 milioni si comprerebbero 60 autobus a metano e 70 elettrici, con 16 milioni di finanzierebbero 120 chilometri di piste ciclabili, 30 andrebbero al nuovo parco della Costa Sud, 55 milioni per alberi e giardini storici. E ancora 97 milioni per il nuovo cimitero di Ciaculli, altrettanti per il nuovo mercato ittico-ortofrutticolo e florovivaistico di Bonagia, 35 milioni per la Favorita, 32 per Capo Gallo e 100 per il fiume Oreto, 55 milioni per gli impianti sportivi.

Per il sociale ci sarebbero 50 milioni per l’inclusione di persone fragili e social-housing, per la differenziata 73 milioni, per Bellolampo 34, per l’innovazione digitale 65 milioni, 30 per le aree pedonali, 54 contro il dissesto idrogeologico. E ancora 220 milioni per il porto e l’aeroporto, 50 per la riqualificazione energetica degli uffici comunali, 122 per le fognature, 15 per i parchi urbani, 120 per la formazione, 31 per la rete di metanizzazione, 65 per il museo della Targa Florio, 13 per il parco Monte Grifone, 26 per un polo socio-culturale nelle ex caserme.

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