+++Stessi contagi di marzo: 400+++ Coronavirus, cosa succede adesso

Stessi contagi di marzo: 400| Coronavirus, cosa succede adesso

La mappa dei positivi in ciascun distretto e l’analisi degli esperti.

CATANIA – Oltre quattrocento positivi al Coronavirus, un dato analogo a quello di fine marzo, in piena fase emergenziale. Ecco la mappa, distretto per distretto sanitario e il racconto di cosa sta accadendo.

I dati


Ciascun distretto sanitario dell’Asp comprende più comuni o quartieri, nel caso della città. A guidare la classifica è la città di Catania, con oltre 200 contagiati. Seguono i distretti di Gravina di Catania e Acireale, con 50 positivi ciascuno. Poi, Paternò e Giarre, con 25 positivi ciascuno. Quindi Adrano e Caltagirone, 10 ciascuno. In chiusura Palagonia e Bronte con circa 2 contagiati. I numeri sono in continuo aggiornamento con una crescita quotidiana di circa 15/20 positivi.

Età media


Sta leggermente salendo l’età media, superati i trent’anni. Nel periodo di marzo, aprile e maggio era decisamente più alta.

Le verifiche


Quello dei contagi continua a rappresentare un dato importante di diffusione del coronavirus. Il primo elemento che è cambiato, rispetto al periodo del lockdown, è la capacità di individuarlo. Durante la fase più cruenta dell’emergenza, molto spesso il virus veniva individuato quando era troppo tardi, ovvero su pazienti anziani o soggetti fragili che si recavano in gravi condizioni in ospedale.
A marzo e aprile scarseggiavano anche i reagenti, quindi i 400 contagiati di Catania, accompagnati da diversi decessi, anche quotidianamente, erano un indice di gravità della patologia, ma non della sua diffusione.
Adesso, grazie ai tamponi a tappeto, ai controlli durante gli arrivi dai luoghi a rischio, alle analisi di qualsiasi cittadino assistito in strutture sanitarie, il sistema è più capace di individuare i positivi.

Cosa succede adesso?


In questo momento il dato dei decessi è basso, come quello dell’ospedalizzazione, ma hanno perso la vita, di recente nel catanese, un uomo e una donna di 56 anni. In particolare una signora di Paternò in sovrappeso e un dipendente pubblico di San’Agata Li Battiati.
Gli esperti, per esempio Pino Liberti, commissario regionale anti covid, temono che i giovani rientrati dalle vacanze e ogni sera in giro per la movida, “portino il virus a casa o dai parenti fragili”. “Gli attuali contagiati – continua Liberti – sono frutto delle feste, dei viaggi e di quello che è accaduto nelle ultime settimane d’estate”.
Le misure
Per contenere la diffusione sono in corso le misure di tracciamento dei contagiati, seguite passo dopo passo dalle unità di continuità assistenziale dell’Asp, sotto il coordinamento di Franco Luca e Antonio Leonardi.
Lo scopo è evitare che nascano nuovi focolai. E poi c’è la riapertura delle scuole, altro elemento che fa lievitare il rischio dei contagi. Ma è col rispetto delle regole che si potrà conciliare la necessità di ripresa con la sicurezza sanitaria. Di tutti.

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