Il giudice Livatino, 30 anni dalla morte: Mattarella a Palermo - Live Sicilia

Livatino, 30 anni dalla morte| Mattarella a Palermo video

Il Presidente della Repubblica presenzierà un convegno al Palazzo di Giustizia
LE COMMEMORAZIONI
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CANICATTÌ (AGRIGENTO) – Sarà la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi pomeriggio a Palermo a solennizzare il trentesimo anniversario dell’ assassinio avvenuto il 21 settembre 1990 alle porte di Agrigento del giudice Rosario Livatino. Oggi saranno Roma, Canicattì, e Palermo le città della Memoria di Livatino. Per le 8,30 nella chiesa S. Cuore del suffragio a Lungotevere Prati a Roma il cardinale Gualtiero Bassetti officerà una funzione religiosa per iniziativa del “Centro Studi Rosario Livatino”. Alle 10,30 invece nella chiesa S. Domenico di Canicattì l’arcivescovo coadiutore di Agrigento monsignor Alessandro Damiano presiederà la funzione religiosa cui seguirà a mezzogiorno in contrada S. Benedetto l’omaggio floreale alla stele.

Nel pomeriggio a Palermo al Palazzo di Giustizia il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presenzierà ad un corso di formazione decentrata per magistrati organizzato dal Csm nel Palazzo di Giustizia dal titolo “Deontologia e professionalità del magistrato. Un binomio indissolubile. In memoria di Rosario Livatino”.

In mattinata il presidente della Repubblica aveva sottolineato con una dichiarazione che “Rosario Livatino, Sostituto Procuratore della Repubblica e poi Giudice della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento, ha condotto importanti indagini contabili e bancarie sulle organizzazioni criminali operanti sul territorio e sui loro interessi economici. Egli ha, tra i primi, individuato lo stretto legame tra mafia e affari, concentrando l’attenzione sui collegamenti della malavita organizzata con gruppi imprenditoriali. Consapevole del delicato ruolo del giudice in una società in evoluzione e della necessità che la magistratura sia e si mostri indipendente, egli ha svolto la sua attività con sobrietà, rigore morale, fermezza e instancabile impegno, convinto di rappresentare lo Stato nella speciale funzione di applicazione della legge. icordare la vile uccisione di Rosario Livatino richiama la necessità di resistere alle intimidazioni della mafia opponendosi a logiche compromissorie e all’indifferenza, che minano le fondamenta dello stato di diritto. A distanza di trenta anni – sostiene Mattarella – desidero manifestare apprezzamento e vicinanza per tutte le iniziative promosse in ricordo di questo valoroso magistrato e rinnovare i sentimenti di partecipazione e gratitudine del Paese a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato e che in questi anni ne hanno costantemente tenuto viva la memoria”.

Poi il Capo dello Stato si è recato a votare per il referendum costituzionale nell’istituto comprensivo Giovanni XXIII – Piazzi, in via Mario Rutelli a Palermo. Davanti al seggio 350 c’è una piccola folla di fotografi e cameramen. Ad accogliere il capo dello stato il presidente del seggio Leonardo Roccella. (ANSA)

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