L'Europa e il mondo post Covid|Focus del festival Mare Liberum - Live Sicilia

L’Europa e il mondo post Covid|Focus del festival Mare Liberum

Parla il presidente dell'associazione Diplomatici, Claudio Corbino.

CATANIA – Il mondo nell’era Covid, il ruolo dell’Europa e gli equilibri mondiali. Il presidente dell’associazione Diplomatici, Claudio Corbino, sottolinea il particolare significato che assume quest’anno Mare Liberum.  “La nuova Europa nel mondo post Covid” è infatti il tema principale del Festival Internazionale di Geopolitica organizzato da AD ed Eastwest European Institute (EWEI), in collaborazione con l’Università di Catania, il Sole 24 Ore e La Sicilia. “Siamo felici di essere ripartiti seppur con numeri ridotti – afferma. Il tema è capire se questo mondo che appare lontano possa ritornare presto il mondo di prima e speriamo che questo possa avvenire velocemente”.

Il tema del 2020

“Quest’anno – continua – ci è sembrato giusto soffermarci sull’Europa, capire quello che un po’ tutto il mondo attende di comprendere: cosa farà l’Europa per superare la fase pandemica che stiamo ancora vivendo in pieno. Quali risposte l’Europa saprà dare non solo sul piano economico, quello mi sembra un punto chiarito: si tratta di capire se saprà cogliere l’occasione per una forte accelerazione in chiave di ristrutturazione istituzionale e politica, di democraticizzazione dei processi interni. Insomma – sottolinea – se sarà in grado di divenire un player mondiale sul piano economico e politico, cosa che al momento non è”.

La Brexit

Il ruolo della Gran Bretagna, oggi fuori dall’Uninone europea, potrebbe essere lo stimolo giusto, per Corbino. “La Gran Bretagna ha sempre avuto una politica alternativa pure all’interno dell’Ue, a forte attrazione atlantica- dice – quindi paradossalmente la Brexit potrebbe favorire un processo di consapevole decisionismo europeo. Poi la Gran Bretagna è storicamente e culturalmente parte dell’Europa, quindi sarà comunque un partner centrale di riferimento, ma ribadisco da un punto di vista funzionale, l’uscita della Gran Bretagna potrebbe creare quell’omogeneità più forte in grado di dare vita a un processo politico più intenso.

Il ruolo dei diplomatici

Corbino sottolinea anche il ruolo della diplomazia, fondamentale in questa fase storica. “Certamente – prosegue – saranno fondamentali gli sforzi di tutti gli Stati per impedire che le tensionipolitiche possano degenerare in scontri armati. Più è alto il livello di tensione nel mondo – conclude – più è importante la funzione che la diplomazia potrà svolgere. E spero che l’Associazione Diplomatici, che si rivolge a tutti gli studenti del mondo e che li allena ad esercizi di studio, di tolleranza e di rispetto reciproco, possa contribuire nel suo piccolo a formare una classe dirigente del futuro, attrezzata all’idea che cedere una parte del proprio interesse per salvaguardare l’interesse altrui non è una sconfitta ma è una vittoria”.

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