Amministrative al rush finale: l'Etna, i partiti e i big

Amministrative al rush finale|L’Etna, i partiti e il peso dei big

Fotografia di una campagna elettorale.

CATANIA – In un modo o nell’altro, resterà negli annali la campagna elettorale targata Amministrative 2020. L’ombra del Covid segna necessariamente un prima e un dopo che troverà uno snodo con il voto del 4 e 5 ottobre. La macchina della propaganda tuttavia non si è fermata. Anche se la scarsa affluenza registrata ai piedi del Vulcano nel referendum sul taglio dei parlamentari (il 46% di Milo è stata la più alta) ci segnala tutte le incertezze del momento. Nonostante i comuni chiamati al voto non siano tra i più grossi per numero di abitanti, i big nazionali non sono però mancati. Il che dà un tono a una competizione altrimenti avviluppata in un eccesso di localismo civico.

Democratici

Il Partito democratico ha puntato tutto su una doppia presenza di rilievo. Ci ha pensato, infatti, la visita in tutte le piazze al voto del ministro per il Sud, il nisseno Giuseppe Provenzano, a dare il via alla macchina dem. Un tuor pensato dal segretario regionale Anthony Barbagallo con il supporto logistico di Angelo Villari, che ha marcato la presenza del partito nei territori. A Pedara è stata poi la volta dell’europarlamentare dem (versante Demos) e volto simbolo dell’accoglienza migranti, Pietro Bartolo, venuto a sostenere il progetto di Alfio Cristaudo. 

Centrodestra

Andrea Crippa, il vicesegretario nazionale della Lega, è andato invece a San Giovanni la Punta a tirare la volata a Lorenzo Seminario, esponente del Corraccio, sostenuto oggi anche da Fratelli d’Italia, che già cinque anni fa aveva sfidato Nino Bellia: “L’obiettivo della Lega in Sicilia – ha detto – è quello di cambiare il sistema e per farlo servono persone che ci mettano dignità e passione”.

Tutto questo mentre sul versante azzurro della coalizione, l’assessore regionale Marco Falcone è andato a supporto dei candidati di Forza Italia non solo a San Giovanni La Punta, ma anche Mascali e Pedara. Non è da escludere che l’ultimo incontro pubblico della campagna elettorale possa essere a Bronte, a fianco cioè del già senatore Pino Firrarello. 

Cinque stelle

Anche sul versante Cinque stelle non è mancata una mano dall’alto. Oltre all’impegno di questi mesi della senatrice Tiziana Drago e della deputata Simona Suriano e dell’europarlamentare Dino Giarrusso, ai piedi dell’Etna c’è stato dell’altro. Benché non sia stato un evento specificatamente elettorale a sostegno della candidatura di Giusi Rannone, la presenza di Nicola Morra, presidente della commissione nazionale Antimafia, invitato a San Giovanni la Punta assieme al giornalista Antonio Condorelli e a Sebastiano Ardita, saggista e membro del Csm, ha segnato il campo. Una presenza che ha permesso di ribadire l’orientamento legalitario del movimento all’interno di un comune dal passato assai tribolato sotto il profilo della presenza criminale. I


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