Di Maio a Casteltermini: "Alt ai tunisini, via ai rimpatri" - Live Sicilia

Il ministro Di Maio a Casteltermini|’Tunisini in Italia senza alcun diritto’

Il capo del M5S in Sicilia per sostenere la candidatura di Filippo Pillitteri
AMMINISTRATIVE
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Tour elettorale nell’agrigentino per il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che quest’oggi si è recato a Casteltermini dove il prossimo 4 e 5 ottobre si voterà per eleggere il nuovo sindaco dopo un periodo di commissariamento dovuto a ricorsi giudiziari tra i competitor. L’ex capo del Movimento Cinque Stelle è arrivato nell’agrigentino per sostenere la candidatura di Filippo Pillitteri. Accanto a lui il viceministro alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri che esordisce col botto: “Scusate il ritardo ma la Palermo-Agrigento fa schifo. “L’ho detto da tempo e lo ribadisco – ha aggiunto Cancelleri – su questo fronte gli sforzi devono essere massimi per restituire ai cittadini e alle attivita’ economiche una strada di collegamento decente”.

Secondo Cancelleri “l’obiettivo e’ quello di concludere i lavori entro il prossimo anno in modo da sbloccare l’isolamento che attanaglia tre province”. Poi il ministro Di Maio si è soffermato sull’emergenza migranti rivolgendosi al Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa: “”Torno alla carica con i tunisini. Siamo sempre stati un Paese accogliente e continueremo ad esserlo, ma i tunisini non hanno alcun diritto di venire in Italia perche’ non fuggono da guerre e persecuzioni. Chi viene illegalmente, sara’ rimpatriato, la Tunisia – ha aggiunto Di Maio – e’ un Paese amico e lavoreremo insieme in questa direzione”.

Infine una battuta sul referendum e su una possibile nuova legge elettorale: “I cittadini vanno ringraziati per avere dato una grande mano a riformare la Costituzione. A Casteltermini l’80% ha votato si’. Rivendichero’ sempre quel risultato. Ci abbiamo lavorato solo noi sul Referendum. Ci abbiamo lavorato da soli a farlo approvare, a portare a casa un si’ storico. Dovremo fare necessariamente una legge elettorale e chiederemo di poter scegliere direttamente i nostri rappresentanti. ” Faremo una legge elettorale in cui non ti puoi paracadutare, candidandoti in otto, nove collegi in tutta Italia e ti fai eleggere a Bolzano perche’ a Palermo ti conoscono e non ti votano piu’ o viceversa – ha concluso il ministro – . Grazie al taglio dei parlamentari dovremo modificare i regolamenti e introdurremo un paio di regolette. Se fai il 98 per cento di assenze in Parlamento io non ti posso pagare come quello che ha lo zero per cento di assenze, perche’ in nessun posto d’Italia o del mondo, in nessuna azienda, se fai il 98 per cento di assenze, il tuo datore di lavoro ti paga”.


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