PALERMO – “La sesta Commissione Finanze e Tesoro del Senato, presieduta dal senatore Luciano D’Alfonso, ha convocato per due volte l’assessore regionale al Bilancio e Finanze, Gaetano Armao, che è anche vice presidente della Regione Siciliana. Altrettante volte il segretario della Commissione ha constatato l’assenza di Armao per non meglio precisati ‘impegni istituzionali’. Armao, secondo quanto si legge sul sito istituzionale del Senato, è stato riconvocato per giovedì 1 ottobre alle ore 10 per essere ascoltato sulle disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia”. Lo si legge in una nota del Comitato regionale promotore delle Zone franche montane in Sicilia.
“Esprimiamo forte preoccupazione per l’indifferenza del governo regionale, quindi del vicepresidente Armao, rispetto all’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia – si legge nella nota –. Non presenziare agli inviti del Senato, senza peraltro delegare nessuno, è dimostrazione di scarso interesse verso mezzo milione di siciliani che vivono nelle zone montane, oltre che un gesto di scortesia istituzionale”.
“Musumeci e Armao vivono con distacco le preoccupazioni dei resilienti delle terre alte della Sicilia, la riprova di quanto affermiamo è la mancanza di volontà degli stessi di inserire nel Derf l’unanime volontà del Parlamento siciliano – ancora la nota -. L’Ars il 17 dicembre 2019 è stata chiara ed ha disposto anche le prime risorse, 300 milioni di euro l’anno, per lo start-up della Legge. Auspichiamo che il governo sia conseguenziale e soprattutto leale con gli operatori economici che con grandi stenti continuano a investire a quelle latitudini”. Il comitato poi conclude: “Nel corso dell’audizione dell’1 ottobre Armao avrà la possibilità di rimediare e di dimostrare ai resilienti delle aree di montagna che il governo ha l’intenzione di rispettare la volontà dell’Ars”.
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