Celebrazioni in Cattedrale per il patrono della polizia

Celebrazioni in Cattedrale |per il patrono della polizia

Premio speciale a un bimbo di 4 anni.
SAN MICHELE ARCANGELO
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CATANIA – E’ stata celebrata, stamattina in Cattedrale, la messa in onore di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato.

Il patrono della polizia

Presenti al rito religioso, officiato dall’Arcivescovo Metropolita Salvatore Gristina coadiuvato dal cappellano della Polizia di Stato, il Prefetto Claudio Sammartino, il Questore Mario della Cioppa, il Comandante dei Carabinieri Rino Coppola, il Comandante della Guardia di Finanza Raffaele D’Angelo insieme ai rappresentanti di forze armate e autorità civili.

Una celebrazione, quella di San Michele Arcangelo, che ha vissuto un momento molto particolare. Alla fine della cerimonia sono stati consegnati i premi dedicati al Patrono della Polizia di Stato.

I premi

Premiati dall’ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato) con la dicitura “San Michele Arcangelo poliziotto sempre” 3 personalità che si sono distinte per spirito di abnegazione e grande lavoro all’interno della reparto di competenza.

I premiati sono stati il Vice Ispettore Cristian Fioriglio,  l’assistentre Paolo Bonaccorsi e il dirigente del reparto Polizia Postale del capoluogo etneo Marcello La Bella. “Questo premio non è un premio alla persona, ma a un intero reparto – dice Marcello la Bella – quello della Polizia Postale. In un reparto che spazia dalla prevenzione alla repressione di reati legati alla rete. Che ci vede a contatto con diverse scuole e adolescenti per spiegare, informare tutti i ragazzi sulle trappole e i rischi che la rete nasconde”.

Premiato anche un baby ‘poliziotto’

Quest’anno il premio San Michele Arcangelo è stato assegnato anche a un bimbo di 4 anni.

Giuseppe Chiapparino, presidente dell’ANPS spiega: “Quest’anno abbiamo fatto uno strappo alla regola oltre agli agenti che, fuori dal servizio si sono distinti per azioni degne di menzione, e il dirigente della Polizia Postale Marcello La Bella che si contraddistingue per impegno e abnegazione. Quest’anno, dicevo, abbiamo voluto estendere il premio a un bimbo di quattro anni”.

Andrea (nome di fantasia) è un bambino che ha avuto un ricovero molto particolare e lungo in un ospedale del capoluogo etneo. Uscito dalla degenza i dottori e gli infermieri che lo accompagnano fuori dal nosocomio gli dicono:

“Hei Andrea indossa la mascherina mi raccomando! C’è il Covid!”.

Lui risponde: “Io la mascherine ce l’ho. Ma il Covid19 lo sconfiggo lo stesso. Sai sono un poliziotto! La paletta ce l’ho. Mi manca il cappello, ma ce la faccio uguale!”.

L’Associazione Nazionale Polizia di Stato in questi giorni ha portato ad Andrea il cappello da poliziotto.

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