Skip to content
Sezioni
LiveSicilia
Cerca
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa
Cerca
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Cultura e Società
LiveSicilia.it / Cronaca / Le colpe della Rap e quelle dei palermitani

Le colpe della Rap e quelle dei palermitani

Palermo e la normalità promossa a visione.
SEMAFORO RUSSO
di Pippo Russo
2 Commenti Condividi

Non so se riesco a scriverla correttamente ma ricordo dai miei nonni un’espressione dialettale geniale, come del resto tanti aforismi e proverbi siciliani: “Pani duru e cuteddu ca nun tagghia”. Pane duro e coltello che non taglia, un modo efficace per rappresentare l’assoluta inconcludenza o incomunicabilità.

Se trasferiamo l’immagine all’attuale situazione dei rifiuti a Palermo possiamo affermare che se alle carenze della Rap, il coltello che non taglia, aggiungiamo l’impressionante inciviltà dei palermitani adusi a formare con i loro conferimenti illeciti decine e decine di discariche abusive, il pane duro, la frittata è servita. Ormai si perde il conto delle tonnellate di rifiuti ingombranti disseminati in ogni angolo di Palermo e ciò nonostante le isole ecologiche istituite allo scopo. È vero che a causa degli operatori toccati dal Covid-19 adesso bisogna attendere parecchio per il ritiro di tale tipologia di rifiuti ma, non bariamo, il fenomeno delle discariche esisteva anche prima dello scoppio della pandemia al pari dei cumuli di immondizia, specialmente in periferia. E comunque non è un buon motivo per gettare qua e là materassi, mobili, frigoriferi, divani e similari. Qualcuno ha pensato, per gli oggetti troppo grandi da infilare in un’auto privata verso le isole, di affidarsi a “lape e lapini” (le Moto Ape commerciali a tre ruote) assalito però dal dubbio, encomiabile senso civico, che il carico finisca ugualmente in luoghi non autorizzati. Insomma, di buttarli ovunque non se ne parla perché voglio essere un cittadino modello, la Rap mi rimanda a dicembre per il ritiro, dei professionisti dello “sbarazzo” non mi fido… e quindi? Intanto Sala delle Lapidi blocca l’aumento della Tari, e ci mancherebbe, un incremento sarà però inevitabile nel 2021 (al contempo sono previste sostanziose riduzioni a favore di aziende ed esercizi commerciali danneggiati dall’emergenza sanitaria). La legge impone che le spese relative alla munnizza (raccolta e smaltimento), compresa la sua migrazione altrove se inevitabile, devono essere coperte dalla Tari. Una beffa, qui le responsabilità sono molteplici divise tra Regione e Comune, da far saltare i nervi al cittadino: la città è sporca e per giunta mi aumentate la tassa? È una giusta domanda che, c’è da giurarci, si fanno anche coloro che contribuiscono non poco alla sporcizia e alla violazione delle norme comportamentali (inosservanza degli orari di conferimento e abbandono in strada di quanto la fantasia può partorire), anche coloro che evadono sistematicamente la Tari gravando sui soliti fessi (tra utenze domestiche e non domestiche una media di evasione di circa il 40%).

Orlando, notizia recente accompagnata da polemiche, comprensibilmente irritato da alcuni video che certificano atti di vandalismo su beni comuni e l’alimentazione di discariche a cielo aperto, ha deciso di rendere pubbliche le riprese o le foto degli episodi incriminati, con volti e targhe in chiaro, stimolando i cittadini a denunciare stesso mezzo attraverso una email del Comune. La decisione, condivisibile o meno, è d’impatto ma mai potrà essere definitiva. Gli strumenti di contrasto all’inquinamento (non di rado determinato pure dalla delinquenza organizzata), cioè il monitoraggio costante del territorio urbano attraverso apposite installazioni di sorveglianza, esistono e non sono particolarmente costosi. In conclusione, non riusciamo a venirne fuori, virus a parte. Eppure, l’abbiamo ripetuto mille volte, non è sulle grandi opere che si misura la capacità di governo di un’amministrazione alle prese con risorse umane e finanziarie limitate, si misura sulle cose che in teoria dovrebbero appartenere alla dimensione della normalità: rifiuti, cimiteri, decoro, trasporto pubblico, manutenzione ordinaria e straordinaria dell’illuminazione, della segnaletica, delle strade e dei marciapiedi. Sì, la normalità, parrebbe un paradosso, promossa a visione (a Palermo la normalità è rivoluzionaria). Quella visione richiamata da Orlando durante il dibattito in consiglio comunale sulla mozione di sfiducia delle opposizioni alla fine bocciata. Quella visione su cui Orlando ha invocato una produttività più alta del consiglio comunale e, soprattutto, la collaborazione leale della maggioranza e dell’intera macchina amministrativa, partecipate incluse. Collaborazione in assenza della quale, ha ragione il Professore, l’ha detto, è meglio staccare la spina.

Pubblicato il 2 Ottobre 2020, 13:472 Ottobre 2020, 13:47
2 Commenti Condividi
Commenti
  1. genio 3 mesi fa

    Collaborazione in assenza della quale, ha ragione il Professore, l’ha detto, è meglio staccare la spina. Magari, sarebbe un atto rivoluzionario, ma non accadrà.

    Rispondi
  2. Umido 3 mesi fa

    Caro Pippo, mi permetta questo momento di confidenza, sottoscrivo ogni virgola di questo articolo. In questa terra di paradossi, accade che esista una tassa , insieme alle tante, che dovrebbe garantire un servizio moderno e ineccepibile e invece…..inutile aggiungere altro.
    Tanti la evadono e quindi la si vorrebbe aumentare….cosa aggiungere. La differenziata che proventi determina? Mistero. Perchè in viale Strasburgo si e a Mondello in.estate con i turisti no? Mistero. Perché a nessun livello esiste uno straccio di controllo del territorio e le discariche proliferano come se non esistesse neanche un vigile o una telecamera? Mistero.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Live Sicilia

Foto e Video

Catania, monovolume a fuoco in centro VIDEO

#ioapro, da Catania all'hinterland la protesta dei ristoratori FOTO

L'arresto di tre palermitani: motoscafo carico di "bionde"

Il Palazzo di Cemento com'era LE FOTO

Credito
0 Commenti Condividi

BNT/PrestiNuova: specialisti nella cessione del quinto

di Sponsorizzato
L'associazione
0 Commenti Condividi

Difesa e Giustizia contro il racket: l’associazione al fianco degli imprenditori

di Sponsorizzato
Il Premio
1 Commenti Condividi

Firriato, Azienda dell’anno per la sostenibilità 2021

di Sponsorizzato
Il prestigioso riconoscimento assegnato dal Gambero Rosso
Il volontariato
0 Commenti Condividi

Si conclude il progetto "Mi Curo di Te"

di Sponsorizzato
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa

Direttore Resp. Salvo Toscano - Aut. del tribunale di Palermo n.39 del 17/10/2008
Sede legale: Via Giuseppe La Farina nr. 3 - 90141 Palermo - Ufficio Registro delle imprese di Palermo nr. REA 277361 - P.I. 05808650823 - Capitale Sociale: 50.000 euro interamente versati
Tel. 0916119635 - Email: redazione@livesicilia.it - amministrazione@livesicilia.it - commerciale@livesicilia.it
Livesicilia.it Srl è iscritta nel Registro degli operatori di comunicazione al numero 19965.

Privacy Policy
Contatti
Pubblicità
RSS LiveSicilia