Palermo, un altro passo verso i monopattini elettrici condivisi: ecco il bando

Monopattini elettrici condivisi | Ecco il bando per gli operatori

Foto di repertorio
I dettagli dell'avviso pubblico per i soggetti interessati a fornire il servizio di noleggio

PALERMO – Nuova tappa del Comune di Palermo verso i monopattini elettrici condivisi: dopo la delibera della giunta Comunale sulle linee guida per i servizi di noleggio, che aveva dato ai palermitani un assaggio delle prossime opportunità in tema di micromobilità, oggi è la volta del bando rivolto agli operatori del settore. Per l’assessore alla Mobilità e all’Ambiente, Giusto Catania, si tratta di “un ulteriore passo per rendere ancora più sostenibile la mobilità della città e per investire su politiche ecologiche”.

Il Servizio mobilità urbana di via Ausonia informa che la fase sperimentale di ogni manifestazione di interesse dovrà concludersi entro dodici mesi consecutivi “dalla data di sottoscrizione del disciplinare di esercizio, e in ogni caso entro il 31 dicembre 2022”. A scanso di equivoci poi viene comunque precisato che la sperimentazione “deve intendersi riferita all’esercizio del servizio di noleggio di monopattini a propulsione prevalentemente elettrica”.

Il bando per il servizio di noleggio dei monopattini elettrici condivisi è aperto a “soggetti pubblici o privati, organizzati in forma di impresa individuale o societaria, in forma di Ati (associazioni temporanee di imprese, ndr) o anche in forma consortile”. Fra i requisiti richiesti agli operatori figura l’iscrizione “presso il registro tenuto dalla Camera di commercio territorialmente competente oppure nel registro delle commissioni provinciali per l’artigianato per attività coerenti con quelle oggetto delle linee guida”. Il Comune di Palermo effettuerà verifiche a campione sulle autodichiarazioni degli operatori.

Quanto ai numeri del servizio, i monopattini elettrici contemporaneamente in circolazione non potranno essere più di cinquemila in totale. “In occasione del primo avvio di servizio – si legge nel bando – ciascun operatore potrà chiedere l’autorizzazione a impiegare una flotta compresa tra un minimo di quattrocento e un massimo di mille dispositivi che potrà essere implementato in maniera proporzionale fino al limite massimo complessivo”. Allo stesso modo l’avviso pubblico specifica che “in presenza di istanze che complessivamente superino il numero di 5.000 dispositivi, l’amministrazione si riserva di procedere a una riduzione proporzionale nel rispetto del limite massimo”. LEGGI IL BANDO, LE LINEE GUIDA E IL REGOLAMENTO SOSTA


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