Rotoli, oltre 500 bare in attesa| Orlando ruota il personale - Live Sicilia

Rotoli, oltre 500 bare in attesa| Orlando ruota il personale

Il sindaco ammette: "Non abbiamo fatto abbastanza"

PALERMO – Oltre 500 bare in attesa, per la precisione 517. A tanto ammontano le salme che affollano il deposito del cimitero dei Rotoli di Palermo: un numero che non è neanche il più alto raggiunto nel camposanto di Vergine Maria, dove a luglio si è arrivati anche a 523. Cronaca di un’emergenza ormai perenne su cui si sono accesi ancora una volta i riflettori, dopo l’arresto dell’ex direttore Cosimo De Roberto. La notizia è giunta come un terremoto a Palazzo delle Aquile, col sindaco Leoluca Orlando (titolare ad interim della delega dopo le dimissioni di Roberto D’Agostino) costretto a difendersi dagli attacchi delle opposizioni.

Negli ultimi tre mesi il Professore ha firmato ben cinque ordinanze urgenti, ma che si sono rivelate inefficaci a smaltire la coda, e a farne le spese è stato Antonino Pavia, successore di De Roberto, sollevato proprio ieri dal suo incarico. In appena un anno, da agosto 2019, le salme sono passate da 150 a oltre 500, con un aumento di oltre il 200%, e nel frattempo si sono susseguiti avvisi di garanzia e valzer di dirigenti, con tre commissari mai insediati e burocrati ad interim che non sono riusciti a raddrizzare la rotta.

Ci ha provato pure il sindaco, ma finora con pochissimo successo: le ultime ordinanze dispongono uno snellimento delle pratiche di liberazione dei posti, tumulazione e inumazione, prevedendo anche che i familiari possano essere assenti e avvisati solo tramite albo pretorio, specie per le sepolture ultre-trentennali, oltre alla rimozione dello zinco per accelerare il processo di demineralizzazione. Operazioni che hanno consentito di tumulare 358 salme, ma visto l’andamento dei decessi l’arretrato non si è mai assottigliato. Circa 300 posti dovrebbero arrivare dalle cappelle non utilizzate da oltre mezzo secolo, altrettanti dai campi di inumazione per le bare collocate da oltre otto anni.

“Nel medio periodo – si legge in una nota del Comune – l’Amministrazione ha avviato la pianificazione di ricorso a loculi fuori terra, stimando in almeno 700 quelli collocabili presso il cimitero dei Rotoli e 150 presso i Cappuccini. Interlocuzioni in tal senso sono già state avviate con le autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni e si sta procedendo alla relativa progettazione e all’acquisto in via urgente. E’ stato, inoltre, avviato l’iter per l’installazione di un forno crematorio mobile”.

“E’ sotto gli occhi di tutti – dice Orlando – che siamo in presenza di una situazione grave e che ha radici molto profonde nel modo in cui è stato affrontato il problema, quando per la prima volta si manifestarono le difficoltà a reperire luoghi e spazi per le sepolture. I fatti di oggi e altri fatti legati ad indagini giudiziarie che hanno a più riprese coinvolto il cimitero, confermano che dietro tutto questo vi è stato un preciso disegno volto a mantenere uno stato di emergenza che mortifica la città e che ferisce profondamente i parenti dei defunti. Abbiamo contribuito e stiamo contribuendo a identificare queste ‘incrostazioni’, collaborando in ogni forma con l’autorità giudiziaria e, allo stesso tempo, stiamo procedendo a una massiccia rotazione del personale, cercando in contemporanea di affrontare una volta per tutte il problema senza ulteriori soluzioni tampone che, come avvenuto in passato, non fanno altro che posporre la risoluzione dei problemi. Abbiamo interrotto l’aumento delle salme a deposito che sembrava inarrestabile nell’ultimo anno, ma sono perfettamente cosciente del fatto che questo non basta e per questo prosegue, con i massimi dirigenti dell’Amministrazione, il lavoro per risolvere il problema in modo definitivo”.


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