Covid, i contagi in aumento A Catania 68 ricoverati

Covid, i contagi in aumento|A Catania 68 ricoverati

Ecco quale è la situazione nella provincia di Catania. Tutti i dati.

CATANIA – I contagi aumentano nella provincia di Catania. Il numero dei positivi è arrivato a 539. Sale anche il numero dei ricoverati nei due ospedali catanesi che hanno i reparti covid: in totale sono 68. E se fino a qualche settimana fa l’unico Covid Hospital era il San Marco, oggi c’è anche il Garibaldi sotto la guida del professore Bruno Cacopardo. 

La mappa dei ricoveri 

“All’Ospedale San Marco di Librino ci sono 48 ricoverati, di cui 32 in infettivologia, 8 in medici d’urgenza e 8 in rianimazione”, ci dicono dai vertici dell’azienda. Al Garibaldi il numero dei pazienti positivi è di “20 ricoverati, due sono intubati. Uno di questi ha 40 anni”, spiega il professore Bruno Cacopardo a LiveSicilia. 

Il numero di contagi superiore a marzo 

“A livello di numero di positivi abbiamo superato il dato di marzo”, dice il commissario per l’emergenza Covid Pino Liberti. “La situazione al momento dal punto di vista del sistema sanitario è sotto controllo, ma la curva epidemiologica aumenterà. Di questo ne dobbiamo essere consapevoli, quello che possiamo fare dunque è quello di contenere i contagi attraverso i nostri comportamenti. Non c’è un poliziotto per ogni cittadino, così come non c’è un medico per ogni cittadino. Quindi indossare la mascherina, rispettare il distanziamento sociale, evitare gli assembramenti e l’igiene delle mani sono delle regole – afferma ancora – da cui non possiamo prescindere”

“Siamo più preparati”

C’è meno incidenza di ricoverati sul numero dei positivi. Sono tante le spiegazioni a questa tendenza. “Non abbiamo uno studio che ci può dare prova di una meno aggressività del virus, il meno ricorso alle cure ospedaliere può anche essere collegato al numero maggiore di asintomatici, ad un’età media dei contagiati più bassa rispetto ai mesi del lockdown, ma va anche detto che siamo anche più preparati ad intervenire e a ricostruire la catena dei contatti. Le Usca in questo stanno avendo un ruolo fondamentale”. Il numero di tamponi processati infatti aumenta quotidianamente.

Le scuole 

Per Liberti una cosa è certa: “l’aumento dei contagi non è al momento collegato all’apertura delle scuole. Anche perché si è tornato a far lezione da poche settimana”.

Alcune classi sono in quarantena, con cluster in alcuni istituti di varie cittadine della provincia. “Ma dai dati che abbiamo ci sono solo 7-8 casi di positività tra gli allievi. Mentre su 12 mila insegnanti che volontariamente si sono sottoposti al test sierologico, solo una settantina è risultato positivo e di questi nessuno però poi è risultato positivo al tampone”. 

“La mia opinione personale è che le scuole andavano aperte – commenta Liberti – così come è accaduto in tutti i Paesi d’Europa. Non possiamo farci condizionare, ma sappiamo che dobbiamo convivere con il virus”. 

Tamponi rapidi in aeroporto

All’aeroporto di Catania già da diverse settimane si stanno effettuando i tamponi rapidi per i passeggeri provenienti dalla cosiddette ‘zone a rischio’. “Le persone vanno via dallo scalo conoscendo il risultato. Questi tamponi ci permettono di avere risultati in pochi minuti. E qualche positivo lo abbiamo individuato”, spiega Liberti. 

“Il consiglio è vaccinarsi”

L’arrivo dell’influenza non può che preoccupare: sia dal punto di vista clinico ma anche della tenuta del sistema sanitario. “Il consiglio dunque è quello di vaccinarsi. Non possiamo rischiare di contrarre il virus influenza e il covid-19. Non sappiamo cosa può accadere”, dice il commissario Liberti. Che poi annuncia: “Mi vaccinerò anche io”. 

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