Il caso Gregoretti, nuove verifiche anche sul governo Conte 2

Il giudice e il caso Gregoretti|Verifiche anche sul governo Conte 2

Disposta una nuova attività istruttoria

“Ovviamente a disposizione, ci mancherebbe; quando la magistratura chiama, anche un responsabile politico deve rispondere”. Così ha risposto ai cronisti il premier Giuseppe Conte sulla convocazione da parte del Gup di Catania in merito alla vicenda della nave Gregoretti.

“Riferirò tutte le circostanze di cui sono a conoscenza, in piena trasparenza come ho sempre fatto e come sempre farò”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Il giudice per l’udienza preliminare Nunzio Sarpietro ha deciso di ampliare l’attività istruttoria per verificare le vicende legate agli sbarchi anche sotto il nuove governo Conte. (Salvini: “Altri ministri innocenti come me”).

“Premesso che la vicenda processuale sorge da un manifesto contrasto di giudizi tra la procura distrettuale e il tribunale dei ministri di Catania – si legge nell’ordinanza del giudice – è compito di questo organo giudicante vista la complessità e l’impegno per la valutazione del fascicolo” di “assumere prove per la decisione di merito”.

Sono due le “direzioni” indicate nell’ordinanza dal giudice: “Una di acquisizioni documentali e l’altra di assunzione testimoniale di soggetti qualificati e informati sui fatti di causa”.

Tra i primi “accertare quanti e quali episodi di sbarchi di migranti simili sotto il profilo degli accadimenti quello della nave Gregoretti si siano verificati nel periodo in cui l’inquisito rivestiva la carica di ministro dell’interno estendo l’accertamento anche ad altri sbarchi avvenuti successivamente anche quando è cambiata la compagine di Governo (Conte 2)”.

Sugli sbarchi devono essere accertati dalla polizia giudiziaria: la data dell’evento, la narrazione degli accadimenti che hanno preceduto lo sbarco, la data di indicazione del pos (porto sicuro) e l’accertamento di quale organo lo ha adottato, verifica degli eventuali procedimenti penali instaurati in relazione ai diversi eventi di sbarco.

“Per fare fare un’adeguata verifica adottata a livello governativo, in materia di immigrazione all’epoca dei fatti e ai rapporti con l’Ue anche con riferimento al cosiddetto ‘Patto di governo’ – osserva il Gup Sarpietro – occorre assumere a verbale il premier Giuseppe Conte, l’allora vicepremier Luigi Di Maio, l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, l’ambasciatore Maurizio Massari e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese”. La difesa di Salvini aveva citato la sola Lamorgese.


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