Lega Pro, la lettera del |presidente Francesco Ghirelli - Live Sicilia

Lega Pro, la lettera del |presidente Francesco Ghirelli

Il presidente parla del caso Trapani, delle gare annullate per via del Covid e non solo
CALCIO SERIE C
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FIRENZE – Nella giornata di ieri si è svolta la seconda giornata del campionato di Lega Pro, ma alcune gare non si sono disputate a causa del Covid e nel Girone C c’è da registrare la radiazione del Trapani, che non si è presentato in campo in casa del Catanzaro.

“Un campionato molto complicato è davanti a noi: ci saranno problemi seri per il Covid-19 e – scrive il presidente Ghirelli in una lettera – per le sempre maggiori difficoltà economico-finanziarie. È in questa situazione che occorre alzare le antenne per evitare infiltrazioni di capitali di non cristallina provenienza.

TRAPANI: il dispiacere è forte per i tifosi, per il colpo al calcio italiano, per la Città di Trapani. Altresì, bisogna essere consapevoli che le regole per impedire ciò che successe in passato con il Pro Piacenza hanno funzionato. Le parole dell’allenatore Di Donato sono un monito per ognuno di noi.
POTENZA e GROSSETO: abbiamo agito con decisione, rapidità, coerenza ed uniformità. Se non ci fosse stato il turno infrasettimanale del campionato, Palermo-Potenza si sarebbe giocata lunedì 5 ottobre. Siamo alla seconda giornata di campionato. Siamo solo all’inizio dell’autunno. Vivremo una stagione travagliatissima, dovremo governarla con saggezza e grande decisione, confidando nel grande senso di responsabilità di chi dirige i club.
CREDITO D’IMPOSTA: il passaggio in commissione al Senato è avvenuto e lo abbiamo attraversato tenendo sostanzialmente tutto ciò che avevamo conquistato e respingendo l’attacco pericolosissimo di chi voleva con gli emendamenti rendere il provvedimento l’ennesimo strumento ‘a pioggia’. Hanno perso sonoramente. Ora attendiamo il decreto attuativo.
LA GIORNATA DI CAMPIONATO DEDICATA AI NONNI: se gli stadi fossero stati aperti avremmo vissuto una bella avventura, come quella di un anno fa con nonni e nipotini assieme sugli spalti ad incitare la propria squadra. Oggi ci rimane la voglia, il desiderio di tornare alla normalità”.

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