Amministrative, sinistra viva in Sicilia - Live Sicilia

A sinistra Fava soddisfatto | I bersaniani: “Campo largo”

"Uniti o si finisce asfaltati".
AMMINISTRATIVE 2020
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3 min di lettura

C’è vita a sinistra. E non era affatto scontato scoprirlo a queste amministrative. Dopo anni viene eletta in Sicilia una pattuglia di consiglieri comunali di sinistra. E in alcuni territori, le liste alla sinistra del Pd fanno anche meglio dei dem. Come a Marsala, dove la Lista Cento Passi fa segnare più del 7 per cento e il Pd non spera lo sbarramento. Discreto il risultato della lista di Claudio Fava a Termini Imerese, dove Cento Passi si avvicina allo sbarramento. Bene a Carini, sul filo di lana con il Pd per essere primi nella coalizione. La sinistra festeggia anche a Barcellona Pozzo di Gotto: qui la lista di sinistra raggiunge l’8 per cento ed elegge ben tre consiglieri. Meno bene ad Agrigento, con la lista inchiodata al 2,5 e la candidata sindaco al 3,7.

Fava: uniti o asfaltati

«C’è un dato macropolitico: le forze progressiste hanno una sola strada, se si va insieme si va avanti sennò si finisce asfaltati, come ci insegna la parabola degli Orazi e Curiazi», dice Fava. «Lombardo resta uno degli oscuri mallevadori del centrodestra, la Lega è marginale, gli uomini di Lombardo restano a galla in un sistema politico bloccato, un blocco coeso di potere». Quanto ai Cento Passi, dice il presidente dell’Antimafia, «se cerchi di costruire un percorso aperto, laico, non di nicchia, la risposta arriva. Abbiamo risultati di assoluta eccellenza. Ma qui non va strutturato un partitino, si deve costruire un’idea di proposta politica».

Articolo 1: basta personalismi

Ma c’è chi vede il bicchiere mezzo vuoto: «In controtendenza con il resto del Paese, le amministrative siciliane consegnano per il centrosinistra e il fronte democratico e progressista poche luci e molte, troppe ombre. È ipocrita far finta di niente, dietro il civismo sono tante le realtà dove prevale il centrodestra e dove arretra il Pd e più in generale l’area democratica e di sinistra. L’esperienza esaltante di Termini, insieme a pochissime altre, brilla positivamente in un grigiore diffuso e una inquietante restaurazione». A dirlo è Pippo Zappulla, segretario regionale di Articolo Uno in Sicilia. «Questo risultato pone ancora con più urgenza – continua Zappulla – la scelta di costruire il campo largo del centrosinistra aperto al M5s e all’associazionismo democratico e ambientalista. Per la sinistra siciliana l’obbligo e il dovere di mettere da parte personalismi e settarismi e definire un progetto comune delle tante sigle e gruppi che si muovono a sinistra del Pd. È il migliore contributo che possiamo e dobbiamo dare alla costruzione di questa grande alleanza. Solo un fronte così ampio che si fondi su proposte credibili di cambiamento radicale della Sicilia sarà in grado di essere competitivo e di battere il centrodestra siciliano».

“Il tempo delle corse da soli è finito”

E Fava concorda: «Non è più tempo di egemonia culturale e politica, se si sta insieme c’è un progetto che ha una sua forza, una sua trasversalità. Questo vale per il 5 Stelle, per il Pd, per noi: il tempo delle orgogliose corse in solitaria è concluso. Bisogna superare le somme di ceto politico, come quella malata che negli anni passati si era vista a Termini, dove abbiamo dimostrato che l’importante è stare insieme tra tra simili».

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