A Termini vince l'asse Pd-M5s Ribaltoni a Misilmeri e Isola

A Termini vince l’asse Pd-M5s| Ribaltoni a Misilmeri e Isola

Carini va al ballottaggio con Monteleone e Sgroi
IL VOTO NEL PALERMITANO
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L’alleanza di governo a Roma vince anche a Termini Imerese e spariglia i giochi in vista delle prossime elezioni regionali siciliane: il turno delle Amministrative regala conferme e sorprese, ma soprattutto dà indicazioni importanti in vista delle scadenze del 2022. Il test più atteso era quello della città termitana, in provincia di Palermo, dove i pronostici sono stati confermati con la vittoria al primo turno di Maria Terranova, candidata del Movimento cinque stelle appoggiata dal Pd, che arriva al 42%.

Un asse, quello tra dem e grillini, che ha tenuto e convinto tanto da spingere i big del centrosinistra a proporre Termini come paradigma per le prossime alleanze, con dichiarazioni trionfalistiche non solo dei big locali ma anche del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, arrivato in Sicilia proprio per sponsorizzare la Terranova. Si lecca le ferite il centrodestra che a Termini si presentava diviso: da un lato Francesco Caratozzolo, piazzatosi secondo (30%) e sostenuto da Forza Italia, Diventerà Bellissima, Lega e Ora Sicilia, mentre terza è Anna Amoroso (27%) che poteva contare sull’appoggio di Udc, Cantiere popolare e Fdi.

A Carini i giochi sono ancora aperti, visto che si andrà al ballottaggio: il sindaco uscente Giovì Monteleone, in quota Pd e sostenuto da tutta la sinistra, sfiora la vittoria al primo turno (si ferma al 36% in 11 sezioni su 27) e fra 15 giorni dovrà vedersela con Salvatore Sgroi (34%), appoggiato invece da Italia Viva, Forza Italia, Udc e centristi. Si apre adesso la partita degli apparentamenti, visto che in palio ci sono i voti del M5s (che con Ambrogio Conigliaro ha racimolato solo il 4%) ma soprattutto di Gianfranco Lo Piccolo (26%) che porta in dote le preferenze raccolte con l’aiuto di Lega, Ora Sicilia e Db.

Il centrodestra può consolarsi con Villabate, dove l’ex sindaco Gaetano Di Chiara (vicino a Nello Musumeci) torna a indossare la fascia tricolore col 52% delle preferenze ai danni di Giovanni Pitarresi del Pd (31%), di Giuseppe Irsuti (11%) e della grillina Mariella Vitale (6%). Giuseppe Minutilla a San Mauro Castelverde festeggia grazie al superamento del quorum (era l’unico candidato).

Successo schiacciante a Misilmeri: qui Rosario Rizzolo, centrista, vince a primo turno (51%) soffiando la poltrona all’uscente Rosalia Stadarelli del Partito Democratico (fermatasi al 41). Terzo classificato Giuseppe Sucato, sostenuto da Lega, Db e Fdi. Il ribaltone si realizza anche a Isola delle Femmine, dove Orazio Nevoloso (centrodestra) batte di misura, per appena 25 voti, l’uscente Stefano Bologna dopo un testa a testa. Il centrodestra può brindare anche ad Aliminusa, con l’elezione di Michele Panzarella (54% delle preferenze) in quota Diventerà Bellissima.

A Pollina e a Caltavuturo si volta pagina: i sindaci uscenti, rispettivamente Magda Culotta e Domenico Giannopolo, di centrosinistra, lasciano la poltrona dopo due mandati ma vedono sconfitti anche i propri candidati. A Pollina infatti Pietro Musotto (53%) batte Nunzio Castiglia e a Caltavuturo Salvo Di Carlo ha la meglio su Giuseppe Di Giorgi con il 55% dei voti.

A Polizzi Generosa esulta Gandolfo Librizzi, volto noto del centrosinistra siciliano, che col 50% dei voti batte l’uscente Giuseppe Lo Verde, mentre a Scillato Giuliano Cortina si prende la rivincita: nel 2017 aveva perso per quattro lunghezze contro Giuseppe Frisa, stavolta lo batte con ampio distacco. A Santa Cristina Gela Giuseppe Cangialosi vince col 53% delle preferenze, superando Antonella Cucciarrè (36%) e Giovanni Polizzi (11%). La corsa a cinque di Trabia termina con la rielezione di Leonardo Ortolano col 37% dei voti, a Godrano si impone Sebastiano Bellini (50%) e a Lascari la spunta Franco Schittino (44%).

A conti fatti, non c’è nessuno tra i partiti che possa dire di aver vinto a piene mani. Il Movimento cinque stelle piazza il colpo più grosso, vincendo a proprio turno a Termini Imerese grazie all’asse col Pd, ma dove si è presentato da solo ha poco entusiasmato: a Trabia arriva al 6,5%, a Villabate al 6%, Carini solo al 4%.

Il centrosinistra esulta per Termini (dove però il sindaco eletto è grillino) e Polizzi Generosa ma perde rovinosamente a Misilmeri e Villabate, fallisce la prova della continuità a Pollina e Caltavuturo, subisce la sconfitta a Isola delle Femmine e manca l’elezione a primo turno a Carini, dove spera nel ballottaggio. Dalla parte opposta il centrodestra subisce la disfatta di Termini, dove si era presentato diviso, e agguanta (almeno per una parte) il secondo turno a Carini; in compenso conquista i sindaci di Villabate, Misilmeri, San Mauro Castelverde, Isola delle Femmine e Aliminusa.

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