"Born in Italy", personale di Toni Campo al Parco dell'Anima - Live Sicilia

“Born in Italy”, personale di Toni Campo al Parco dell’Anima

Da sabato 17 ottobre. Moda e semi autoctoni in una mostra.

Un dialogo ininterrotto tra tradizione, design e moda, in cui le eccellenze che storicamente hanno contraddistinto il patrimonio materiale e immateriale dell’Italia, sono rilette attraverso l’obiettivo fotografico di uno dei più glamour fotografi di moda in una visione innovativa, per stimolare l’attenzione su un’immensa ricchezza italiana: quella degli antichi semi autoctoni. Questo è la mostra Born in Italy, Food, fashion, design and ancient seeds, la personale del fotografo Toni Campo a cura di Alessia Montani, con la collaborazione della maison Roberto Capucci e del Centro espositivo museale delle Tradizioni nobiliari di Palazzolo Acreide, e prodotta da MAM.ART, che si apre sabato 17 ottobre (press preview dalle ore 12) e sarà visitabile fino al 1 novembre 2020 al Parco dell’Anima, recentemente inaugurato presso lo Zahircountryhouse di Noto.

Un tesoro abbandonato

Il solo nome di questo progetto vuole accendere i riflettori sulla necessità di salvaguardare un tesoro ingiustamente abbandonato nel nostro Paese, ma dalle enormi potenzialità economiche ancora inespresse, quello delle antiche semenze italiane: un patrimonio che consente anche di tutelare la biodiversità vegetale e animale da una prospettiva che abbraccia a 360 gradi i concetti chiave di sviluppo sostenibile, nel segno dell’innovazione, del benessere accessibile e della salvaguardia dell’ambiente.

E’ del 30 settembre scorso la firma del “Leaders’ Pledge for Nature’, il primo documento sottoscritto da 76 Paesi – tra cui anche l’Italia – che sancisce l’impegno formale a invertire la rotta della perdita di biodiversità entro il 2030, segnando una svolta nell’assunzione di responsabilità verso questa e le future generazioni, con l’impegno ad azioni concrete che aprono la strada a un Piano Globale per la Biodiversità. In questo scenario, si colloca la recente costituzione del Consorzio MAMA.SEEDS, il primo in Italia a riunire tutti i produttori, trasformatori, distributori, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento normativo della filiera agroalimentare delle antiche semenze italiane: cerealicola, orto-frutticola, vitivinicola e delle erbe aromatiche, con l’idea di aggregare tutti coloro che in Italia recuperano le antiche colture.

Per colmare il vuoto normativo sul tema, il Consorzio ha promosso anche l’istituzione di un tavolo tecnico presso la presidenza del Consiglio dei ministri, presieduto dal professor Vincenzo Cerulli Irelli, per la proposizione di norme nazionali a tutela dell’identità e dell’origine delle antiche semenze italiane e la regolamentazione dell’intero processo produttivo e di trasformazione delle antiche sementi autoctone di diverso genere, dal seme al prodotto trasformato.

“Se oggi il risultato della DIETA MEDITERRANEA, considerata dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità, non è più quello di prima, a causa delle molteplici patologie sviluppatesi negli ultimi settant’anni (celiachia, psoriasi, gluten sensibility, diabete, obesità), dipende anche dal fatto che le sementi dei prodotti trasformati che costituiscono la base della dieta stessa (pane, pasta, pizza), non derivano dagli antichi grani autoctoni, ma da quelli nati e importati da altri Paesi e soltanto coltivati in Italia; ovvero, da quelli provenienti dalla trasformazione dei grani moderni, cioè geneticamente modificati. Sono molteplici gli studi di medici e ricercatori, che hanno dimostrato le proprietà benefiche dei grani antichi e delle altre antiche semenze per la salute dell’Uomo e del Pianeta, in quanto la loro piantumazione, oltre che far bene alla salute, va anche a ricostituire la biodiversità vegetale autoctona, fondamentale per limitare i danni dei cambiamenti climatici. Da qui nasce quindi la sfida di lanciare il made in Italy dei semi, con l’auspicio che l’Italia accanto al food, al fashion, e al design sia nota nel mondo anche per gli ancient seeds, promuovendo così un nuovo modello di crescita economica sostenibile, che rispetti e valorizzi l’unicità del patrimonio vegetale della biodiversità italiana” spiega l’avv. Alessia Montani, fondatrice del Consorzio MAMA.SEEDS.

La mostra Born in Italy

Da queste premesse nasce il progetto della mostra fotografica, Born in Italy, il cui titolo è ispirato dalla Legge Regione Sicilia Born in Sicily 18 novembre 2013 n. 19, a firma di Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana, che tutela e valorizza le risorse genetiche.

Nella serie di diciassette scatti di Born in Italy, fotografiedi grandissimo formato allestite in outdoor tra gli ulivi del Parco dell’Anima,Toni Campo fotografo di moda conosciuto internazionalmente per le collaborazioni con le più prestigiose riviste di fashion – Vogue, Hearst Magazine, Class solo per citarne alcune- racconta con il suo obiettivo fotografico le vari fasi dei processi agricoli delle antiche semenze autoctone- ancora oggi coltivate e tramandate grazie all’attività dei contadini e agricoltori cd. custodi- con un linguaggio estremamente contemporaneo, che riesce a stimolare l’attenzione anche nei più giovani, per un ritorno all‘agricoltura con un occhio non nostalgico ma fortemente innovativo.

Le immagini catturate dallo sguardo dell’artista sullo sfondo della campagna mediterranea, tra antichi agrumeti, alberi di ulivo, mandorli secolari e carrubi, che rendono unica la Sicilia -il luogo in cui si concentra la maggior parte della biodiversità vegetale italiana- sono impreziosite dagli abiti scultura di Roberto Capucci: un’alchimia di architettura e colori, sculture in taffetas di seta plissettata che hanno fatto la storia della moda e che qui dialogano con le creazioni di alto artigianato sartoriale provenienti dalle collezioni delle famiglie nobiliari italiane custodite al Centro espositivo museale delle Tradizioni nobiliari di Palazzolo Acreide.

Mostra itinerante

La mostra inaugurata a Noto presso il Parco dell’anima nei terreni dello Zahir Countryhouse e dell’Antica Masseria Corte del Sole, è concepita per essere itinerante ed essere quindi fruita su tutto il territorio nazionale e, più in generale dell‘Area del Mediterraneo.

E‘ stata anche avviata la procedura di richiesta necessaria a presentare la mostra anche alla Camera dei Deputati, contestualmente alla presentazione della proposta normativa.

Tutto il materiale fotografico prodotto durante le varie “tappe del tour” del progetto Born in Italy sarà raccolto in un catalogo, che diventerà il veicolo privilegiato di divulgazione in tutto il mondo delle colture e culture italiane e del Mediterraneo.

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