Librino, spaccio di droga: finiscono in manette tre persone

Librino, spaccio di droga: finiscono in manette tre persone

Due distinte operazioni di Volanti e Squadra Mobile.
IERI POMERIGGIO
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CATANIA. La Polizia di Stato ha tratto in arresto Giancarlo Cutrona (25 anni), ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di crack e cocaina. Nella giornata di ieri, i “Falchi” della Squadra Mobile hanno approntato un servizio nel quartiere di Librino. Gli operatori della Squadra Mobile hanno individuato una autovettura che sembrava volere eludere eventuali controlli provando a nascondersi in viale Nitta ed hanno deciso di sottoporla ad un controllo di polizia. Il sospetto si è rivelato fondato quando il 25enne, pregiudicato per reati specifici, trovandosi alle strette, ha consegnato quasi 30 grammi tra cocaina e crack che occultava in una tasca. L’uomo è stato quindi tratto in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa di determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Altri due arresti a Librino

Nel pomeriggio di ieri, agenti delle Volanti hanno arrestato Mirko Giordano Distefano (22 anni), pregiudicato per reati specifici, e Stefano Biagio D’Antoni (25 anni) per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso del servizio di controllo del territorio nel quartiere Librino, gli agenti hanno notato alcuni giovani che stazionavano fuori da un palazzo e che, alla vista della Polizia, si rifugiavano velocemente all’interno del portone per nascondersi. I poliziotti li inseguivano dentro lo stabile, salendo le scale fino all’ottavo e ultimo piano, dove bloccavano le due persone che si erano nascoste in un vano ricavato in un sottotetto. All’interno di tale locale, venivano rinvenute e sequestrate diverse tipologie di stupefacenti: 28,50 grammi di cocaina, 15,50 grammi di crack e 2,80 grammi di skunk. All’interno di quel locale, poi, venivano rinvenuti e sequestrati un monitor e un hard disk collegati a un sistema di video sorveglianza con il quale i malviventi monitoravano tutti i movimenti fuori dal palazzo e l’eventuale arrivo di Forze di polizia. 
Condotti in Questura in stato di arresto, su disposizione del PM di turno, i due venivano sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida.

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