Pronto soccorso sovraffollati, Civico: la situazione si sblocca - Live Sicilia

Pronto soccorso sovraffollati, Civico: la situazione si sblocca

Da stasera nuovi posti letto Covid a Partinico. I numeri dei ricoveri

PALERMO – Da stasera il Pronto soccorso dell’ospedale Civico dovrebbe tornare ad accettare anche pazienti no Covid.

Fra poche ore saranno disponibili, infatti, salvo sorprese dell’ultim’ora, nuovi posti letto per il Coronavirus a Partinico e dovrebbe sbloccarsi la situazione critica che si è verificata a cascata negli altri ospedali palermitani.

Prima però dovrà essere completato il trasferimento a Partinico dei 15 pazienti Covid che si trovano attualmente al Pronto soccorso del Civico.

La conversione momentanea del Civico in Covid hospital ha finora bloccato l’accesso e il ricovero di pazienti che soffrono di altre patologie, di conseguenza dirottati altrove. Risultato: sovraffollamento dei Pronto soccorso degli altri ospedali.

“Il sistema regge”, ha detto stamani a Livesicilia Renato Costa, commissario straordinario per l’emergenza Covid in città. “La situazione rientrerà – ha aggiunto – a breve, anzi subito, con i posti letto in arrivo dell’ospedale di Partinico”.

In questi minuti è stato comunicato al Civico il trasferimento dei pazienti Covid a Partinico, alleggerendo la situazione dei pronto soccorso degli altri ospedali.

La situazione di criticità si misura con l’indice di sovraffollamento. Non è un caso che l’indice più basso, pari al 66%, attualmente si registra proprio al Civico. Al Cervello (riservato al Covid) ci sono 38 pazienti con un indice del 190%; al pronto soccorso di Villa Sofia i pazienti (no Covid) sono 67, di cui in attesa 27 per un indice di sovraffollamento del 223%; al Policlinico i pazienti (sempre no Covid) sono 24 con un indice di sovraffollamento del 104% (l’ospedale universitario anche per la vicinanza è quello che risente maggiormente della momentanea riconversione Covid del Civico).

La momentanea conversione del Civico ha sollevato proteste. “La decisione di chiudere ai pazienti non affetti da Coronavirus il principale presidio ospedaliero della Sicilia occidentale ci appare sconcertante – dicono i segretari della Uil Sicilia e Uil Fpl Sicilia, Claudio Barone ed Enzo Tango -. Se è una soluzione transitoria non risolve certo il problema dei posti letto che già oggi scarseggiano. Ricordiamo che ci sono altre patologie e che i cittadini non possono essere abbandonati”.

E aggiungono: “Così si crea disagio ai pazienti e disorganizzazione per chi lavora. Improvvisare strutture Covid per brevi periodi ci sembra controproducente oltre che dannoso per tutto il personale ospedaliero. Chiediamo immediati chiarimenti e una immediata rettifica di questa decisione”.

“Quanto sta accadendo al Civico è il prodotto della mancata programmazione e pianificazione regionale – attacca Angelo Collodoro del Cimo -. Di fatto la politica decide di privare i cittadini delle prestazioni specialistiche erogate dall’unica Arnas della Sicilia occidentale, che insieme a Villa sofia è l’ospedale di riferimento dei palermitani. La conversione in Covid hospital – conclude – è l’operazione più semplice e più comoda per la politica”.


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