Aveva circuito la sua preda in Calabria per poi rapinarla a Misterbianco - Live Sicilia

Aveva circuito la sua preda in Calabria per poi rapinarla a Misterbianco

L'uomo aveva dei precedenti.
CARABINIERI
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MISTERBIANCO – I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, hanno arrestato il 31enne catanese Alessandro Rugeri per rapina aggravata. I fatti che hanno originato l’adozione del provvedimento cautelare risalgono allo scorso 26 giugno allorché l’uomo, con due bambine in tenera età al seguito, era entrato nel bar di un’area di servizio sulla Salerno Reggio Calabria e, con il titolare dell’esercizio, si era fermato ad intrattenere una discussione nella quale egli affermava che stava recandosi a Roma per una visita alla propria figlioletta affetta da una grave malattia.

Nel corso della discussione l’uomo aveva detto poi a quest’ultimo di essere il titolare di un deposito di bibite, così attirando la sua attenzione e quindi concordando l’acquisto di alcune casse di una determinata marca di birra. In effetti, solo qualche giorno dopo, il titolare del bar noleggiò un furgone e raggiunse l’uomo a Catania, incontrandolo nei pressi dell’ospedale Garibaldi di Nesima, il quale, salito a bordo del veicolo diede indicazioni stradali alla vittima chiedendole se avesse portato con sé i soldi necessari per l’acquisto. Alla conferma di quest’ultima l’uomo ha estratto una pistola di piccolo calibro intimandole in dialetto catanese “… dammi i soldi e la chiudiamo qui sennò non torni vivo a casa!“.

Ovviamente l’uomo ha consegnato i soldi, salvo poi rientrare in Calabria dove ricavò attraverso il sistema di videosorveglianza del suo bar il filmato dell’incontro avuto con il suo rapinatore fornendo così elementi che, sviluppati e compendiati dall’Arma di Misterbianco all’Autorità Giudiziaria hanno consentito la certa individuazione del Rugeri, che annovera più precedenti per furto, rapina, truffa ed in materia di stupefacenti, determinando quindi l’emissione del provvedimento a seguito del quale l’uomo è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.

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