Roma impugna la riforma urbanistica varata in Sicilia

Riforma urbanistica impugnata|Cordaro: “Il cuore della legge è salvo”

Il Cdm boccia dieci articoli. Trizzino (M5s): "Rimedieremo"
ROMA BOCCIA ALCUNE NORME
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PALERMO – “Il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare alcuni articoli della riforma urbanistica. Una legge frutto di un lavoro trasversale al quale tutte le forze politiche del Parlamento regionale siciliano hanno contribuito, anche il M5s”. Lo afferma il deputato del M5s all’Ars, Giampiero Trizzino, responsabile nazionale per l’ambiente del Movimento,

“L’impugnativa – dice Trizzino – riguarda il presunto sforamento delle competenze regionali nelle norme a tutela del paesaggio. Più in particolare viene contestato che nella redazione da parte della Regione del cosiddetto ‘Piano territoriale regionale con valenza paesaggistica’, i vincoli paesaggistici preesistenti potessero perdere parte della loro forza prescrittiva. Resta comunque in piedi tutta l’impalcatura della riforma, così come le norme a tutela dell’ambiente sostenute dal M5S, come quelle sulla ‘riduzione di consumo di suolo’, della ‘rigenerazione urbana’ e il cosiddetto ‘certificato verde in edilizia’, una misura assolutamente rivoluzionaria nel panorama del diritto urbanistico, che garantisce parimenti una redistribuzione sostenibile dei carichi volumetrici e il recupero ambientale di aree degradate”.

“Dispiace – commenta Trizzino – che il Mibact che oggi ha sostenuto l’impugnativa, ieri era seduto al tavolo di concertazione con la Regione e il sottoscritto per scrivere una proposta emendativa che evitasse l’impugnativa. A quel tavolo la proposta era arrivata, era stata condivisa e trasmessa a Roma con lettera di impegno del presidente della Regione. Ma a quanto pare non è bastato. Ad ogni modo è apprezzabile la nota del Consiglio dei ministri, con la quale si dichiara la volontà di ritirare l’impugnativa all’indomani dell’approvazione di quella proposta che, siamo certi, arriverà nei prossimi giorni, ed anzi sarà una occasione per migliorare ulteriormente la riforma”.

“L’importante impugnativa che il governo nazionale ha emanato in relazione alla riforma urbanistica se da un lato da un freno a quelli che sono stati i facili entusiasmi per una approvazione che forse meritava maggiore approfondimento e coinvolgimento di stackolders e gruppi parlamentari ma anche singoli deputati, dall’altro è un occasione non solo per intervenire sui punti oggetto di impugnativa ma anche per rivederne l’impianto complessivo sentite anche le voci contro la stessa riforma che si sono levate dopo l’approvazione in aula”. Lo sostengono i deputati regionali Lantieri, Caronia e Pullara. “In questo senso -dichiarano Caronia, Lantieri e Pullara – l’assessore al territorio ambiente e la competente commissione prendendo atto che vani sono risultati essere i facili entusiasmi, nonché altrettanto dannoso si è rivelato il procedere a tutti costi ad una approvazione veloce, peraltro a ridosso del periodo estivo con lo sguardo rivolto alle vicine elezioni amministrative, si è rivelata intempestiva nei modi e nei tempi. A questo punto coinvolgiamo Ance ed Anci, in rappresentanza degli enti locali e della associazione dei costruttori, nonché il valido ed apprezzato, anche a livello nazionale, mondo accademico siciliano per farci supportare al meglio ed approvare una riforma urbanistica al passo coi tempi e senza reticenze mentali per risolvere definitivamente i problemi della Sicilia. Diversamente, si rincorrerà di nuovo facili entusiasmi e comunicati stampa che non produrranno niente di buono per la Sicilia ed i siciliani. Chiediamo in questo senso – concludono i tre parlamentari – al Presidente della Regione Musumeci, che abbiamo voluto e votato, di farsi garante dell’approvazione di una riforma storica ma al contempo efficiente ed efficace ed al passo coi tempi”.

Sull’impugnativa in serata è intervenuto l’assessore al Territorio Toto Cordaro: “Il nodo principale resta il confronto sulla nostra idea di Piano Territoriale Regionale (Ptr) con valenza paesaggistica, che secondo il Mibact va oltre le competenze della Regione Siciliana – evidenzia -. Continueremo a lavorare, nei prossimi giorni, per risolvere le residuali questioni irrisolte, certi che la sintesi definitiva verrà presto trovata, per ribadire la valenza di una riforma epocale, che pone la Sicilia all’avanguardia in Europa.
Il cuore della legge non ha subito alcun rilievo e la volontà espressa dal Consiglio dei ministri di ritirare l’impugnativa una volta concordata una soluzione condivisa, ci incoraggia a proseguire sulla via del dialogo e della collaborazione istituzionale”.

Dello stesso avviso Giusi Savarino, presidente della commissione Ambiente dell’Ars: “Minimale e molto marginale è la contestazione dello Stato alla legge Urbanistica da poco approvata dall’assemblea – dice -. Pertanto è assolutamente rimediabile, in quanto non tocca l’impalcatura della riforma. Per semplificare ed evitare di contrapporre più piani,uno regionale e altro paesaggistico si è voluto fare un solo piano regionale (Ptr) con valenza paesaggistica, proprio questo secondo il Mibact, travalicherebbe le competenze della Regione Siciliana. Rimane intatta la valenza della legge di riforma che voglio ricordare consta di ben 55 articoli. Peraltro il governo Musumeci sta condividendo un percorso per cui potrebbe evitarsi l’impugnativa”.

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