CATANIA – I docenti si formano sulla parità di genere. Tornano i seminari dedicati ai temi della didattica di genere per educare alla parità contro ogni forma di discriminazione contro le donne, alla luce delle nuove linee di educazione civica. Lo scorso 15 ottobre, alla biblioteca Vincenzo Bellini, si è svolto il primo dei 4 incontri organizzati dalla presidente della Fnism-Catania (federazione nazionale insegnanti della scuola), Pina Arena, per discutere e analizzare la scuola e il suo ruolo nel contrasto agli stereotipi culturali, sessisti e patriarcali che sfociano nella discriminazione di genere.
Il seminario
“A scuola di parità: ricerca-azione per la nuova educazione civica” il titolo dell’incontro che ha visto una grande partecipazione e la presenza, tra gli altri, dell’assessora, Barbara Mirabella. “Sempre insieme all’IIS ”Vaccarini” – spiega la professoressa Arena – quest’anno il nostro seminario, promosso in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Catania , è inserito nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile dell’Asvis, l’alleanza Nazionale per la sostenibilità ambientale”.
I docenti
35 gli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado presenti: il numero massimo consentito per le regole di sicurezza anticovid. “E mille gli spunti e le proposte da sviluppare nel corso dell’anno scolastico – afferma ancora la professoressa Arena – con l’obiettivo di far entrare in modo sistematico e permanente la prospettiva di genere nella didattica curricolare”.
I relatori
Tutte donne e uomini di scuola relatori e relatrici: “il segno è già qui, nella centralità del lavoro virtuoso della scuola che deve essere disseminato – aggiunge la Arena. La professoressa Paola Cinquerrui ha proposto una lettura del principio di responsabilità per educare al valore della differenza di genere nella scuola primaria. Le professoresse Carmen Cusimano e Maria Pia Dell’Erba hanno parlato della cancellazione della memoria femminile nei libri di scuola e della necessità di aprire sguardi multipli nella lettura dei saperi disciplinari: dalla letteratura latina alle letterature moderne; il professor Alfio Lanaia ha discusso se la lingua sia sessista o se sessista ne è l’uso; il professor Daniele Zito ha aperto infine, uno spazio inedito: il potere di algoritmi “discriminanti e di motori di ricerca sessisti”.
Il dibattito sulla parità di genere
Una necessità, discutere di parità di genere. Oggi più di ieri, secondo la professoressa Arena. “Ho maturato la consapevolezza che il nostro percorso di confronto e riflessione sui processi di educazione alla parità di genere sia oggi ancor più urgente e necessario proprio perché viviamo un’emergenza ed una crisi epocale, sociale, economica, culturale che rischia di oscurare i problemi della disparità di genere, rendendo anche più fragili le conquiste dei diritti delle donne – continua la docente.
Il lockdown
La professoressa snocciola i numeri registrati durante l’isolamento domestico della scorsa primavera. “Durante il lockdown, le richieste di aiuto da parte di donne abusate è cresciuto del 119% – prosegue – le donne sono state al centro del lavoro di cura, ma sono state fortemente penalizzate sul piano economico e lavorativo. La violenza ed il sessismo sul web sono esplosi coinvolgendo sempre più giovani , ragazzi e ragazze”.
Il ruolo della scuola
Un momento di riflessione sul ruolo della scuola che “deve ripartire proprio dall’attenzione a questi temi – ribadisce la docente – proprio perché la disparità di genere e la violenza nascono da un abisso culturale che l’emergenza economica e sociale fa esplodere”.
Il prossimo seminario si terrà a Novembre, sarà anche in webinar, viste le numerose richieste di partecipazione giunte.