Mirri: "Biglietti cari? Posti limitati. Lavoriamo al centro sportivo" - Live Sicilia

Mirri: “Biglietti cari? Posti limitati. Lavoriamo al centro sportivo”

“Un anno fa abbiamo previsto un budget con valore di produzione di circa 10 milioni. La pandemia ridurrà i ricavi”
CALCIO SERIE C
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PALERMO – Giorni di polemica in casa Palermo. La squadra non sta certamente entusiasmando per i risultati di questo inizio campionato, a questo si aggiunge il malumore dei tifosi per il prezzo dei biglietti imposto dalla società (35 euro per la gradinata, 50 per la tribuna).

Nella giornata di ieri il presidente rosanero, Dario Mirri, intervenuto in diretta Facebook con i soci dell’associazione Amici Rosanero, che rappresentano l’azionariato popolare, ha spiegato il perché di questi prezzi: “Possiamo fare entrare solo mille persone e non 36 mila. Sarà magari una scelta sbagliata, ma è data dal fatto che l’offerta sia limitatissima. Aprire il “Barbera” costa circa 20 mila euro, non è lo stadio di Bisceglie. Avremmo voluto fare degli abbonamenti, ma è un’idea rinviata perché chi si occupa della vendita dei biglietti non aveva il tempo materiale di farli. Se avessimo messo oggi i biglietti per la gradinata a 20 euro avremmo dovuto mettere l’abbonamento a 10 euro a partita”.

Il presidente rosanero ha anche parlato delle infrastrutture riguardanti il club: “Per lo stadio speriamo di firmare a breve la convenzione. Siamo a lavoro per il centro sportivo. Al momento ci alleniamo a Carini perché l’Esercito per il Tenente Onorato ha chiesto di rifare la pista di atletica che ha un costo di 480 mila euro. A Zamparini non chiedevano nulla. Perché questa differenza di trattamento? Per il centro sportivo siamo in chiusura, aspettiamo il bando da parte del Comune di Torretta per lo il campo comunale”.

“Un anno fa abbiamo previsto un budget con valore di produzione di circa 10 milioni. La pandemia ridurrà i ricavi che, probabilmente, saranno 8 milioni. Nonostante questo abbiamo deciso di investire oltre 6 milioni di euro che servono per comprare i giocatori e mantenere la differenza tra i costi e i ricavi”.

Il socio di minoranza Tony Di Piazza aveva in Paparesta la sua figura di riferimento, adesso non c’è più perché il contratto dell’ex arbitro è scaduto lo scorso 30 giugno. Proprio su Paparesta Mirri ha risposto così: “Il suo contratto è scaduto lo scorso 30 giugno, ora i miei avvocati e quelli di Di Piazza stanno lavorando per soddisfare le esigenze di avere una persona che possa controllare i numeri e il budget”.

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