Il Covid Hospital di Marsala è al limite, il sindaco scrive a Razza

L’ospedale di Marsala è al limite, il sindaco scrive a Razza

Grillo all'assessore: "Salvaguardare gli altri servizi"

MARSALA (TRAPANI) – Situazione al limite del collasso al Covid Hospital di Marsala, in provincia d Trapani. Nella struttura ospedaliera marsalese sono stati portati pazienti Covid provenienti dal Palermitano e i posti a disposizione vanno diminuendo a vista d’occhio. Nella serata di ieri sono arrivate 12 ambulanze da Palermo . Al momento la situazione complessiva vede 24 posti occupati in Medicina, venti posti creati nella sola giornata di ieri e 16 già occupati, mentre ci sono cinque pazienti in Rianimazione.

Fra questi si trova anche la donna della coppia di coniugi al centro delle cronache dei giorni scorsi per essere rimasti in attesa di ricovero per ben 12 ore. I due si trovano adesso ricoverati al ‘Paolo Borsellino’: la donna è intubata e il marito è al quarto piano del nosocomio, nel reparto di Medicina. Si tratta di due professionisti molto noti nel Trapanese.

La situazione all’ospedale di Marsala sta diventando quasi ingestibile a causa dei continui arrivi di pazienti dal Palermitano, soprattutto, e anche per via dello smantellamento e successivo ripristino del reparto Covid, su disposizione dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che ha costretto alla spola delle attrezzature fra Mazara e Marsala nel giro di due-tre settimane. Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, ha scritto al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per chiedere il rispetto degli impegni assunti per evitare la totale trasformazione totale del nosocomio marsalese in Covid Hospital. Ma Grillo ha chiesto anche che venga inviato a Marsala personale medico e paramedico adeguato, possibilmente distaccandolo da altri presidi ospedalieri no-Covid.

“Nei mesi scorsi – scrive Grillo – avevamo ricevuto ufficiali rassicurazioni che il Covid Hospital di riferimento per il territorio provinciale di Trapani non avrebbe più avuto sede a Marsala. L’aggravarsi del quadro epidemiologico, tuttavia, ha reso necessario che anche il nostro nosocomio contribuisse allo sforzo regionale a tutela della salute pubblica, e i marsalesi, da cittadini generosi e responsabili quali sono, hanno compreso che non era possibile fare altrimenti. La comunità marsalese vuole ancora una volta concorrere a fronteggiare l’emergenza Covid in uno spirito di solidarietà con tutto il territorio provinciale e siciliano, ma vuole farlo senza con ciò privare un’utenza di oltre 100.000 persone di servizi essenziali quali il pronto soccorso, la ginecologia ed punto nascita, la dialisi, la cardiologia e la pediatria. In queste ore, però, malgrado gli impegni assunti, sembra esservi la tendenza a trasformare totalmente il nostro presidio ospedaliero in Covid Hospital. Da mesi, inoltre, l’assessore Razza ci rassicura sul possibile finanziamento di un nuovo padiglione per le malattie infettive. Dopo una prima valutazione dell’immobile destinato al Campus Biomedico ed al vecchio ospedale San Biagio, ci è stato riferito che la soluzione migliore sarebbe un’area adiacente il Paolo Borsellino. Confidiamo, pertanto, in una prossima positiva comunicazione che ci avvisi di un rapido avvio dei lavori”.


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