Salvato grazie al “suo” elicottero: assolto il direttore del 118 e il vice - Live Sicilia

Salvato grazie al “suo” elicottero: assolto il direttore del 118 e il vice

Rischiava di morire e non ebbero altra scelta

PALERMO – “Il fatto non costituisce reato”: con questa formula il Tribunale ha assolto Gaetano Marchese e Fabio Genco.

È vero che Marchese si servì di un elicottero del 118, di cui era direttore in Sicilia, per raggiungere Palermo da Alghero, ma ha agito in “stato di necessità”. Stava molto male, rischiava di morire per dissecazione dell’aorta.

Ed è per questo che lo stesso pubblico Enrico Bologna, al termine della requisitoria, aveva chiesto l’assoluzione degli due imputati per peculato. Il Tribunale presieduto da Fabrizio La Cascia ha accolto la richiesta.

La lettura delle motivazioni farà emergere se, come proposto dal pm e dai difensori, gli avvocati Francesco Bertorotta e Giuseppe Gerbino, sarà stata applicata la scriminante dello stato di necessità.

La Procura ha condiviso la linea difensiva. Marchese aveva due possibilità: farsi operare a Sassari, dove raramente erano stati affrontati casi così gravi, oppure farsi trasferire d’urgenza a Palermo con un elicottero del 118.

La questione fu sollevata, a trasporto avvenuto, dall’assessore regionale alla salute della Sardegna Luigi Arru. Scoppiò uno scandalo nel 2015 e Marchese e Genco, che diede il via libera all’intervento del velivolo, finirono sotto processo.

Il cardiochirurgo che nel gennaio 2015 lo operò di urgenza, Michele Pilato, direttore del servizio dell’Ismett, è stato chiamato a testimoniare e ha detto che il rischio di morte era concreto.


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