Mega discarica in contrada Tiritì: l'area sequestrata dai carabinieri

Mega discarica in contrada Tiritì: l’area sequestrata dai carabinieri

È stato necessario anche l'intervento dei vigili del fuoco.

CATANIA – I Carabinieri del NOE di Catania e della Compagnia di Paternò sono intervenuti, nei giorni scorsi, in contrada Tiritì del Comune di Motta Sant’Anastasia (CT), in un’area agricola sita nei pressi di via della Costituzione della Repubblica dalla quale risultava provenire una folta coltre di fumo. 

La mega discarica

Addentrandosi nei terreni agricoli della zona si sono trovati in presenza di una enorme discarica abusiva di rifiuti inerti (mattoni frantumati, intonaci, cementi) e di rifiuti speciali pericolosi di vario genere (tubi di plastica, porte e finestre rotte in legno, tronchi di alberi e sfalci di potature, bidoni e contenitori in plastica rotti) dalla quale proveniva ancora del fumo che si disperdeva nell’atmosfera circostanze. 

L’intervento dei pompieri

Sul posto è stata trovata una persona, P.F. di anni 49, del luogo, che a mezzo di un escavatore ed un autocarro si stava adoperando in attività di scavo con il prelievo di terreno da un’area sita nei pressi risultato essere stato riversato sulla discarica abusiva all’evidente fine di poter ottenere lo spegnimento dell’incendio. Per il perdurare dello stesso si è reso necessario chiedere un intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco di Paternò che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area.

Le indagini

Le prime attività d’indagine svolte hanno condotto i Carabinieri a ritenere il soggetto controllo direttamente coinvolto nella gestione della discarica abusiva in questione. Per tali motivi l’area della discarica è stata posta sotto sequestro unitamente ai mezzi d’opera di proprietà dello stesso trovati sul posto.  La persona è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catania che, informata dei fatti, ha convalidato i sequestri effettuati nell’immediatezza dei fatti dai Carabinieri operanti. Sulla vicenda sono in corso ulteriori indagini.


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