I "fondi neri" dei Santapaola-Ercolano: boss e faccendieri rischiano il processo - Live Sicilia

I “fondi neri” dei Santapaola-Ercolano: boss e faccendieri rischiano il processo

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 13 imputati. Tra questi, Enzo Mangion.
ROS, INCHIESTA SAMAEL
di
1 min di lettura

CATANIA – Il ‘tesoretto’ dei padrini della famiglia catanese di Cosa nostra sarebbe stato gestiti dagli uomini d’onore a piede libero. I capitali sporchi, investiti e riciclati, avrebbero inquinato il circuito economico assicurando introiti ai piani alti della cosca Santapaola-Ercolano. L’inchiesta Samael del Ros, scattata alla fine del 2019, ha permesso di colpire il “terzo livello” della mafia, quello “finanziario-imprenditoriale”. 

A metà novembre Giuseppe ‘Enzo Mangion, Giuseppe Cesarotti, professionisti e faccendieri di Cosa nostra dovranno presentarsi davanti al gup chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pm Marco Bisogni e Rocco Liguori. Sono 13 gli imputati che rischiano il processo. LEGGI I NOMI E LE ACCUSE 

Un’indagine imponente in cui si evidenziano anche aspetti inquietanti e ancora oscuri legati ai “fondi neri” che negli ‘anni 70-80-90’ Nitto Santapaola, in particolare, e il nipote Aldo Ercolano (figlio di Pippo, deceduto) avrebbero accumulato. A tenere le chiavi della cassaforte, o almeno di una delle casseforti, sarebbe stato Giuseppe Cesarotti, imprenditore già noto nei capitoli passati della storia criminale di Catania. In particolare nelle carte della famosa inchiesta Orsa Maggiore.

Le cimici del Ros immortalano Cesarotti a caso di Enzo Mangion, figlio del defunto Francesco Mangion (Ciuzzu ‘u Firraru) e cognato di Aldo Ercolano (il killer del giornalista Pippo Fava), mentre contano denaro contanti su un tavolo di vetro. Una foto simbolo di un’inchiesta che dimostra quanto ancora da scavare c’è nelle trame economico-finanziarie della famiglia catanese di Cosa nostra. Giovanni Falcone, d’altronde, ha lasciato un grande insegnamento per la lotta alla mafia: seguire il denaro. Follow the money, dunque. 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI